Italia, partite amichevoli poco probanti: le scelte controverse pre-Europeo

L'Italia in campo per le partite amichevoli contro Venezuela ed Ecuador: perché le scelte sono discutibili

CalcioWeb

In un panorama calcistico sempre più competitivo, l’Italia di Luciano Spalletti si appresta ad affrontare due partite amichevoli poco probanti: prima il Venezuela (giovedì), poi l’Ecuador (domenica) e le scelta hanno sollevato interrogativi in vista del prossimo campionato europeo. Mentre altre potenze calcistiche come Francia, Germania, Olanda, Inghilterra, Belgio e Spagna si cimentano in sfide di alto profilo contro avversari di rilievo, l’Italia sembra percorrere una strada diversa, puntando su sfide apparentemente meno impegnative.

Le decisioni concordate con l’allenatore Luciano Spalletti generano dubbi e perplessità, specialmente considerando che la competizione europea è alle porte. Si tratta, infatti, degli ultimi due appuntamenti prima dell’esordio del 4 giugno contro la Turchia. I tifosi e gli addetti ai lavori si interrogano: questa scelta sarà produttiva nel preparare adeguatamente la squadra?

Un altro punto cruciale di discussione riguarda il modulo di gioco. Luciano Spalletti sembra sempre più indirizzato (giustamente) al cambio di modulo e al passaggio alla difesa a 3.

Luciano Spalletti
Foto di Angelo Carconi / Ansa

Il confronto con le altre Nazionali

È inevitabile confrontare la situazione italiana con quella delle altre grandi squadre europee. Ad esempio, la Francia e la Germania si sfidano in un match che promette di essere un banco di prova importante per entrambe. Analogamente, incontri come Germania-Olanda, Inghilterra-Brasile e Inghilterra-Belgio rappresentano opportunità non solo di affinamento tattico, ma anche di misurazione delle proprie qualità in un contesto altamente competitivo.

Anche la Spagna, affrontando il Brasile, sembra seguire una filosofia di preparazione che predilige la sfida contro avversari di spessore. In questo contesto, la scelta dell’Italia di confrontarsi con Venezuela ed Ecuador appare più che discutibile. Sarà il campo a dare le risposte, ma nel frattempo, il sentimento generale è di una certa delusione per le occasioni mancate di testare la squadra in scenari più esigenti, così come stanno facendo le principali rivali europee.

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