Diritti tv Serie B, uno schiaffo ai club e alle grandi piazze: così il calcio italiano rischia il tracollo

La situazione sul fronte dei diritti tv in Serie B è sempre più incerta: i ritardi continuano a penalizzare club e tifosi

CalcioWeb

L’inizio della Serie B si avvicina sempre di più ma le incertezze sono più delle certezze. Il primo riferimento è al caso Cosenza: il club calabrese è stato deferito al Tribunale Federale Nazionale per il mancato versamento delle ritenute Irpef e contributi Inps. Il club rossoblù è pronto a difendersi in ogni sede ma rischia dei punti di penalizzazione (almeno 2).

Il caos più evidente è quello legato ai diritti tv. A pochi giorni dall’inizio della stagione 2024/2025 la situazione è ancora in alto mare: il problema principale è rappresentato dal prezzo di DAZN e Sky, i due competitors principali per assicurarsi la visione delle partite del torneo cadetto. Le offerte non hanno trovato riscontri positivi ed è sempre più concreto il rischio che la Serie B possa cominciare senza che i bandi siano ancora assegnati.

Un grave danno per le società ed i tifosi

La mancata assegnazione dei diritti televisivi rischia di portare gravi danni economici e di visibilità. Le squadre sono pronte ai primi pagamenti e senza gli incassi dai diritti televisivi la situazione potrebbe complicarsi. In più i tifosi rischiano di rimanere all’oscuro dalla visione delle partite della squadra del cuore.

Per un campionato così importante e seguito da tantissimi tifosi, questa situazione risulta assurda e inaccettabile. Le difficoltà nella gestione e nella distribuzione dei diritti tv stanno penalizzando pesantemente diverse piazze calcistiche di grande tradizione e storia, creando malcontento tra i tifosi e destabilizzando le società sportive coinvolte.

Tra le città e le squadre maggiormente colpite da questa situazione troviamo Brescia, Palermo, Salerno, Genova per la Sampdoria, ma anche Catanzaro, Cesena, Cremona, Frosinone, Modena e Pisa. Queste città, con una lunga storia nel calcio italiano e un seguito di tifosi appassionati, si trovano a dover affrontare l’incertezza di non sapere come e dove verranno trasmesse le partite. Stiamo parlando di piazze con tanti abitanti e in grado di riempire gli stadi e sottoscrivere tanti abbonamenti televisivi: Genova può contare più di 550.000 abitanti, Palermo più di 600.000, poi Brescia e Modena con quasi 200.000 abitanti.

La mancanza di una soluzione chiara per i diritti tv mette a rischio non solo la visibilità delle partite, ma anche l’intero sistema calcio in una categoria già in difficoltà sotto l’aspetto economico e dell’appeal. È essenziale che la Lega Serie B e gli enti competenti trovino al più presto una soluzione. I tifosi meritano di poter seguire le loro squadre senza ulteriori incertezze e ritardi. Il calcio è un patrimonio culturale e sociale che non può essere gestito con superficialità e improvvisazione, soprattutto quando coinvolge così tante persone e città di grande tradizione sportiva.

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