Intervistato da Sky, Gigi Buffon si è confessato senza filtri: “Vale più la maglia azzurra o una di club? Dipende dalla lunghezza dei percorsi. Ho avuto la fortuna di vivere la società e lo spogliatoio Juve per 13 anni, con la nazionale 16 e se contiamo le giovanili 20. Due storie di grande amore, tante vittorie qualche sconfitta, hanno scandito tempi e umori della mia vita”. Il portiere della Juventus e della Nazionale, in occasione del match di martedì sera contro la Repubblica Ceca, raggiungerà Fabio Cannavaro in vetta alla graduatoria delle presenze in maglia azzurra, a quota 136. “Sto invecchiando, ma è una bella soddisfazione perchè si vive anche per questi piccoli-grandi traguardi. Discorsi particolari ai compagni? No sui traguardi personali non mi piace farli. Chi è intelligente capirà che quando arrivi a determinati traguardi è perché oltre alle doti fisiche che Madre Natura ha dato devi essere supportato da doti cerebrali e questo è fondamentale, il messaggio migliore che deve passare. Si può essere grandi campioni è incompiuti, oppure campioni e poter scrivere la storia”. Quanto al vincolo che lo lega alla Nazionale, Buffon ha confessato: “È stato un rapporto profondo, quando ho indossato questa maglia l’ho sempre fatto per una questione sportiva, ma anche per portare più in alto possibile il nostro tricolore con un senso di responsabilità nei confronti della Nazione”. “Se mi dicessero che l’Italia dovesse vincere un mondiale senza essere capitano a me andrebbe benissimo – ha proseguito – alzare la coppa o essere capitano è ininfluente, anzi spesso mi ha anche imbarazzato. Le chance? Le possibilità penso ci siano, come per tutte le altre squadre di vertici. L’importante è partire è dire. Ho anche solo una speranza, ma posso giocarmela. Cosa non dimentico? La Spagna nella finale degli europei del 2012 perchè ha sminuito una partita importante, l’ha fatta diventare un allenamento. Non abbiamo avuto mai il sapore di giocarci qualcosa di importante, sono stati talmente superiori che non c’è stata la lotta agonistica che accende le partite”. Il numero uno della Juventus ha confermato di non essere minimamente intenzionato a rinunciare alla Nazionale: “Data di scadenza? No, questo tipo di decisione non la prendo perchè probabilmente non ne ho il coraggio e se sarò ancora competitivo sarebbe un rimpianto doverci rinunciare. Poi io alla nazionale non rinuncerei mai, non ne vedo motivi se non quelli di una scelta tecnica che verrebbero accettati da me senza problemi. Il sogno? Poter vincere qualcosa visto che non ho ancora davanti 2-3 mondiali o europei”.
Buffon con la mano sul cuore: “Indosso la maglia della Nazionale per portare in alto il tricolore”
