I sogni di mercato di Dybala: “Real Madrid e Barcellona mi piacciono”

“Il primo anno non è stato certo semplice, sia per me che per il club. Ci sono stati tanti cambi e dovevamo sistemarci, l’anno seguente pero’ le cose sono iniziate ad andare bene”. Paulo Dybala, il giovane attaccante argentino del Palermo, oggetto di attenzione da parte di grandi club internazionali, ha raccontato a “Fiebre Maldini”, programma in onda su Canal Plus spagnolo la sua vita nel capoluogo siciliano e le sue ambizioni per il futuro. Dybala, pero’, innanzi tutto ci tiene a ringraziare l’attuale tecnico dei rosanero, Beppe Iachini. “Per me e’ stato importante, ho segnato tanto anche grazie a lui. Mi ha aiutato tanto, adesso lavoriamo insieme per fare il massimo per il Palermo. La partita che mi ricordero’ per sempre e’ quella contro il Milan, quando abbiamo vinto 2-0 anche grazie ad un mio gol” dice la “Joya” che a proposito di gol, ritiene giudica il piu’ bello “”Quello col Genoa, una rete molto bella. Ma anche la punizione contro il Verona”. Sulla decisione di rifiutare la proposta della Nazionale azzurra per giocare con la maglia di quella albiceleste, al contrario dell’altro rosanero Franco Vazquez. Paulo risponde: “Li ringrazio, ma io mi sento argentino e voglio fare il meglio per la Seleccio’n”. Quindi immancabile la domanda sul suo ormai prossimo futuro: “Se il presidente (Zamparini, ndr) dice che me ne andro’ vuol dire che cerchero’ di godermi i miei ultimi mesi qua a Palermo. Daro’ il massimo. In futuro vedremo cosa succedera’, per ora non posso dire nulla”. Due possibili mete, pero’, potrebbero essere Barcellona e Madrid. Dybala, intanto, ha assistito recentemente al “Clasico” al Camp Nou: “Sono stato a Barcellona, e’ una citta’ molto bella e la squadra fa un gran calcio. Anche il Real Madrid mi piace, poter vedere tanti grandi giocatori tutti insieme e’ emozionante” afferma l’attaccante argentino del Palermo. “Sono le due squadre migliori del mondo, le piu’ forti. Da piccolo ero piu’ per il Barcellona, mi e’ sempre piaciuto Messi e c’erano piu’ argentini, ma credo che entrambe siano due gradini sopra agli altri club”.