Ancelotti, nella sua biografia la verità sul suo ‘ex amico’ Leonardo: che bordata!

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A quanto pare nel libro dell’allenatore del Bayern Monaco Carlo Ancelotti, ‘Il leader calmo’, sono contenuti diversi retroscena molto interessanti. Come quello che riguarda il brasiliano Leonardo nei tempi in cui i due lavoravano insieme al Psg. Il giornalista di ‘Premium Sport’, Maurizio Pistocchi, sul suo profilo Twitter utilizza proprio uno stralcio della biografia di Ancelotti per raccontare il personaggio Leonardo a tutto tondo. Ecco il passaggio finito sotto la lente d’ingrandimento: “Perché annunciare ad un allenatore che potrebbe essere esonerato? E se avessi vinto la partita, cosa sarebbe successo? Sarei rimasto, chiaro, ma non mi sarei sentito a mio agio. Perché a quel punto sapevo di aver perso la fiducia del presidente e del direttore sportivo. Vincemmo. Giocammo bene e battemmo il Porto 2-1, così non mi licenziarono. Ma niente per me fu più lo stesso. Non sentivo più l’appoggio del club, cosa che mi metteva in una posizione insostenibile, soprattutto in un progetto di lunga prospettiva come quello, e così anticipai a Leonardo che a fine stagione sarei andato via. Leonardo era mio amico, o almeno così avevo creduto, eppure non mi diede nessuna vera spiegazione del perché mi avessero trattato in quel modo. Ero sorpreso, una cosa del genere non dovrebbe accadere, nel calcio come in qualsiasi altro contesto. Se vuoi licenziare qualcuno, licenzialo. Non dirgli che se perderà allora lo licenzierai”. Insomma, una vera e propria bordata da parte da parte di Carletto al suo ‘ex amico’ Leonardo.