Kevin Joseph Keegan nasce ad Armthorpe, nello Yorkshire. Il padre era minatore, lui farà il calciatore. Venne scoperto da…una suora. Sì, proprio così. “Non so quanti siano i calciatori che possono dire di essere stati scoperti da una suora. A me andò esattamente cosi: la direttrice della scuola saveriana di Bally Bridge, a Doncaster, era suor Mary Oliver. Fu lei, un giorno, a scrivere sul mio diario che riteneva che la mia voglia di giocare a calcio andasse incoraggiata. Quelle parole mi vennero in mente quando firmai un contratto da ottocento milioni con l’Amburgo, il 3 giugno del 1977. Aveva ragione, suor Mary”. Ala destra, cresciuto nello Scunthorpe United, nel 1971 passò al Liverpool. Poi giocò con Amburgo, Southampton e Newcastle. Per lui anche 21 gol in 69 presenze con la Nazionale inglese. Vinse due Palloni d’Oro: nel 1978 e nel 1979.
Dal 1991 ha anche allenato. Prima il Newcastle, poi Fulham, Nazionale inglese e Manchester City, prima di chiudere nuovamente con i Magpies. Fin da quando era calciatore Keegan ha sempre avuto una passione per l’alcol. Durante una festa in famiglia per la nascita del suo quarto nipote ha esagerato con i bicchierini. Uscito a fare una passeggiata ha trovato riposo addosso ad un muro. Keegan nella sua autobiografia “My Life in Football”, ha raccontato un curioso aneddoto: “Mi sto quasi per addormentare, quando mi accorgo che un uomo si è messo davanti a me. Avevo la testa abbassata, rannicchiata nel colletto, quindi tutto quel che ho visto sono state le sue scarpe. Ma poi si è abbassato e mi ha messo qualcosa di freddo nelle mani. ‘Tieni amico, vatti a fare un caffè. Era una moneta da una sterlina. E quando mi ci sono davvero preso un caffè, ancora ridevo”.