Notizie del giorno – Le frecciate di Moratti alla Juve, Messi in Serie A, retroscena Commisso

Le notizie del giorno - In primo piano le frecciate di Moratti alla Juve, il sogno Messi in Serie A e il retroscena su Commisso

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LE FRECCIATE DI MORATTI ALLA JUVE – L’ex presidente dell’Inter, Massimo Moratti, ha parlato in riferimento ai fatti accaduti dopo Juventus-Fiorentina e alle parole di Commisso: “In passato però c’era un’altra cosa contro di noi. In questo caso penso che sia più leggera. Quindi immagino che Commisso si sia arrabbiato perché è arrivato mettendo un sacco di soldi dall’estero e si ritrova con delle situazioni un po’ strane da affrontare, ma son molto meno strane di quelle che capitavano a noi”. (L’ARTICOLO COMPLETO)

MESSI IN SERIE A – Non fate i furbi. Sappiamo che l’avete pensato, anche per un momento. Dite la verità. Come sarebbe bello vedere Leo Messi nel nostro campionato? Pura utopia, al momento. Lo stesso, però, si pensava mesi prima che Ronaldo arrivasse alla Juve. Ora, non sembra al momento – questa – un’ipotesi su cui poggiare solide basi. E’ vero che Messi è in scadenza e che gli ultimi giorni al Barça sono stati turbolenti, ma è anche vero che l’asso argentino non ha mai lasciato la Catalogna e le sue intenzioni sono sempre state quelle di chiudere la carriera lì. Ma la curiosità non è mai troppa. Non tanto quella di sapere cosa ne sarà del suo futuro, ma piuttosto quella di capire come e dove Messi potrebbe giocare nei maggiori club italiani. C’è chi infatti, in Italia, effettivamente potrebbe permetterselo. Operazione costosa, sì, ma non più di quanto si possa pensare. Ci sarebbe da concentrarsi, alla fine, soltanto all’ingaggio. Andando in scadenza il contratto, la clausola rescissoria non è più valida, senza dimenticare il decreto crescita che ridurrebbe ancor di più i costi. Insomma, considerando potenza economica, obiettivi, rose, blasone, pensiamo che – allo stato attuale – Leo Messi potrebbe finire almeno alla Juventus, all’Inter, al Napoli o alla Roma. In quest”ultimo caso, la forza economica di Friedkin e la voglia di investire subito alla grande potrebbe farla da padrone. Ripetiamo, per non illudere nessuno: è pura utopia al momento. Un sogno. Fantacalcio, probabilmente. Anche perché forse nessuno ha pensato effettivamente neanche di contattare la stella argentina o il Barcellona. Ma a noi, come detto, piace volare con la fantasia. In che ruolo giocherebbe quindi Messi in questi quattro club? Andiamo a scoprirlo.

Come e dove giocherebbe Messi nei maggiori club italiani? [GRAFICA e DETTAGLI]

RETROSCENA COMMISSO – C’era molto di più di un semplice sfogo. Sì, lo avevamo già anticipato. Nel nostro editoriale di qualche giorno fa, riguardante le parole di Rocco Commisso post Juventus-Fiorentina, eravamo andati ad analizzare a fondo le ragioni di quel comportamento. I gesti, la mimica, i tempi. Tutto il contesto comunicativo di cui gli episodi arbitrali sembravano essere solo il ‘ponte’ per mettere in luce altre situazioni. Smuovere qualcosa ai vertici del calcio italiano. In parte, il Corriere Fiorentino di oggi avalla questa ipotesi. Come riporta il quotidiano, infatti, l’idea del patron viola sarebbe proprio quella di rivoluzionare il calcio italiano. Come? Formando una forte alleanza con tutti gli altri presidenti stranieri, specie americani come lui. Questo, in particolar modo per far sì che non sia sempre il fronte delle grande a stare al governo. “Ci avevano già provato i Della Valle – si legge – e gli andò male. Volevano un calcio diverso, più democratico, in cui tutti avessero le stesse opportunità. Come è finita, si sa. Ora, la Fiorentina, ci riprova. Commisso infatti, appena sbarcato in Italia, si è messo in testa di rivoluzionare un mondo che parla tanto, promette di più, ma alla fine non cambia mai. Basta dare un occhio ai numeri, per esempio, alla spartizione delle risorse. Una torta della quale, sostanzialmente, beneficiano soltanto alcuni. Sembra impossibile attaccare quel fortino, eppure qualcosa si muove. Contatti, colloqui, piani. A oggi nel nostro campionato ci sono alcune proprietà straniere (Inter, Roma, Milan, Fiorentina e Bologna). Più fonti, poi, parlano di tre società italiane in vendita. A quel punto, la flotta inizierebbe a essere particolarmente forte. Senza contare che anche altri presidenti fiutando l’aria potrebbero presto unirsi all’opposizione”.

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