Anche il patron dell’Udinese Giampaolo Pozzo ha detto la sua sulle porte chiuse da qui al 3 aprile per fronteggiare l’emergenza Coronavirus: “Per me – le sue parole al ‘Gazzettino Friuli Venezia Giulia’ – è un controsenso giocare a porte chiuse visto che il calcio è fatto per gli appassionati. E’ come se si facesse la prima dell’Aida alla Scala di Milan senza spettatori e il tenore cantasse da solo nel teatro. Sarebbe un paradiso”.
“Detto questo – prosegue – prendiamo atto delle decisioni delle istituzioni e ci adeguiamo. L’onere è grande perché sono incassi, sponsor e tutto un giro economico che viene meno in occasione delle partite casalinghe. Per me il campionato andava sospeso in attesa di sviluppi concreti sulla diffusione del virus e andava fatto già prima per evitare il tira e molla delle scorse settimane. In alternativa, se proprio non si voleva fermare il campionato, bisognava adottare questi ultimi provvedimenti dall’inizio dell’emergenza per tutti e non solo per alcuni, così da avere un quadro complessivo più lineare”.