Il calcio e la vita dopo il Coronavirus, Messi: “nulla sarà più come prima”

Anche l'attaccante Leo Messi è rimasto colpito dall'emergenza Coronavirus. Il pensiero della Pulce sul calcio e la vita in generale
CalcioWeb

“Sapere che molta gente è morta mi crea grande frustrazione”, è il pensiero dell’attaccante Leo Messi dopo l’emergenza Coronavirus. La Pulce parla del difficile momento che sta attraversando il calcio e il mondo in generale dopo la pandemia. El Pais Semanal, supplemento domenicale del quotidiano spagnolo,  riporta le parole dell’argentino.

“Ci resta il dubbio su come sarà il mondo dopo quello che è successo. Al di là del confinamento e della situazione che ci ha colto di sorpresa, tantissima gente è stata davvero male ed è stata colpita in maniera diretta per la perdita di famigliari ed amici, persone care alle quali non hanno nemmeno potuto offrire un ultimo saluto. In questa crisi ci sono state tante cose negative, ma non c’è niente di peggio che perdere qualcuno che ami”. 

“Il calcio? Come la vita in generale non sarà più come prima. Ognuno di noi ricorderà a modo suo quanto è successo. Nel mio caso con un sentimento di pena e frustrazione per coloro che hanno sofferto di più per la perdita di persone a loro care. E con il ringraziamento infinito per quelle persone che hanno lottato per combattere il virus nei centri sanitari. Il calcio e lo sport è chiaro che sono stati colpiti. In ambito economico perché ci sono imprese legate allo sport che vivono una situazione difficile per colpa del virus. E in ambito sportivo perché il ritorno agli allenamenti e alla competizione avviene in maniera diversa rispetto a prima. Cambiano le dinamiche abituali”.

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