“Ho fatto il mio ultimo anno di Serie A due anni fa, era il primo anno di VAR. Nella fase di preparazione da Giugno alla prima partita, sono stato sempre uno di quello più scettici. Avevo trent’anni di arbitraggio fatti in un’unica maniera, aprendo alla tecnologia avevo molti dubbi. Fino alla prima di campionato, dove alla fine del primo tempo mi ero reso conto delle gigantesche potenzialità di questo strumento, ad oggi indispensabile”. Sono le dichiarazioni ai microfoni di Radio Punto Nuovo di Paolo Tagliavento, ex arbitro e attualmente vice presidente della Ternana: “Se prendo i miei 5 errori più importanti in carriera, con questa tecnologia li avrei evitati. Gol di Muntari? E’ una questione di ruoli, quando non avevamo gli addizionali, né la GLT, uno dei parametri era che i gol/non gol, poteva verificarli solo l’assistente. In quel momento lui ebbe la certezza che la palla non fosse entrata, io dalla mia posizione non potevo dire il contrario. Mourinho? Chi come me ha avuto la fortuna di arrivare a certi livelli, sa che ci sono partite che vanno benissimo e ti esaltano, come tante altre che vanno meno bene ed il proprio lavoro viene messo in discussione. Non ci si esalta, né ci si deprime”.
SU INTER-JUVE – “Di quell’esperienza, l’unica cosa che mi fa sorridere è la strumentalizzazione dietro a dei labiali. A mia volta ho denunciato chi ha strumentalizzato quelle cose perché siamo nello sfiorare il ridicolo. Penso che quella strumentalizzazione fatta sui social del presunto mio labiale è qualcosa di veramente ridicolo. Pecoraro? Sono talmente concentrato sul mio lavoro che non ho letto nulla al di là di qualche titolo”.