Dzeko, Milik, Raul Jimenez, Benzema. O Milik, Raul Jimenez, Dzeko, Benzema. O Raul Jimenez, Dzeko, Milik, Benzema. Insomma, sistemateli un po’ come vi pare. Ciò che è certo è che Benzema è l’ultimo. Non per scelta, ma perché – tra i quattro – è quello su cui non ci sono ad oggi “tracce” di trattative più o meno avanzate. Da parte di chi, vi starete chiedendo? Dai, ci siete arrivati. La nuova Juve di Pirlo cerca un attaccante da affiancare a Ronaldo e vari nomi sono stati sondati. Con Milik è stato proposto lo scambio, Dzeko è la prima scelta del neo tecnico, Raul Jimenez è obiettivo da un po’ e Benzema… si allena con il pallone dei bianconeri.
In attesa di capire come ci si muoverà sulla vicenda Dybala, e in attesa di capire come verranno piazzati gli esuberi, l’attaccante del Real Madrid ha ben deciso di “farla grossa”. Allenarsi con il pallone della Juventus, in un momento del genere, non poteva che scatenare il putiferio. E infatti è accaduto, con i social presi d’assalto e – da ora fino a smentite o conferme – la smania di andare a curiosare circa un reale interesse o meno della Vecchia Signora. Da non sottovalutare, in tal senso, il fattore Cristiano Ronaldo.
Per cercare di avere le idee più chiare, però, abbiamo deciso di andare a prendere singolarmente ognuno di loro per capirne i pro e i contro di un eventuale arrivo a Torino, tra incastri tattici, idee di Pirlo e caratteristiche tecniche.

DZEKO
Se Pirlo potesse scegliere, sembrerebbe orientato verso di lui. Lo considera come il suo “attaccante ideale”. Perlomeno per quanto concerne la sua idea di gioco. Il bosniaco conosce a menadito la Serie A, è tra i centravanti più forti del nostro campionato e tra i migliori passati da Roma di recente, è carismatico, è un trascinatore, fa la differenza e vince le partite da solo. E poi è completo: è bravo di testa e coi piedi, partecipa all’azione, sforna anche assist, si adatta a più sistemi di gioco. Insomma, perfetto. E (chissà che non sia questo il motivo) “aiuterebbe” anche Pirlo in un eventuale cambio modulo da adottare in corsa o “di settimana in settimana”. Si è infatti parlato di possibile inizio con il 4-3-3 e di successivo passaggio alla difesa a tre e all’attacco a due. Lui, da solo, in coppia o al centro del tridente ha dimostrato di essere letale comunque. Perplessità? Il primo, l’età (34 anni, è il più vecchio dei quattro). E poi, pubblicamente, al di là dello sfogo post Europa League non ha mai manifestato l’idea di andare via. E con la nuova proprietà potrebbe decidere di non muoversi affatto. Certo, se però hai il corteggiamento di Pirlo…

MILIK
Lui, come Dzeko, ha il “vantaggio” di conoscere la Serie A. Tra tutti e quattro è quello più giovane (a 26 anni rappresenterebbe un investimento a lungo termine) nonché quello che costa meno, anche per la possibilità di arrivare tramite uno scambio. Ma, probabilmente, è anche quello che meno scalderebbe la piazza. Le qualità le avrebbe anche, ma i numerosi acciacchi ed infortuni aumentano lo scetticismo di fronte a colui che dovrebbe rappresentare il centravanti principe della Juve per la prossima stagione.

RAUL JIMENEZ
Ha caratteristiche un po’ diverse dagli altri. Oltre ad essere molto forte fisicamente è anche veloce. Pure lui si incastrerebbe alla perfezione sia in un attacco a due che in un attacco a tre, ma il rischio è che forse possa essere un po’ troppo simile a Ronaldo. E’ esploso tardi e prima dei Wolves le aspettative erano basse. Senza dimenticare che per l’età che ha (29 anni) la richiesta economica è eccessiva.

BENZEMA
Ribadiamo quanto detto prima. Rispetto agli altri tre, in questo caso è da decifrare un eventuale interesse della Juve. E’ chiaro che, oltre ad aumentare il tasso tecnico in attacco, l’arrivo del francese a Torino farebbe felice più di tutti Cristiano Ronaldo. I due, al Real, giocavano l’uno per l’altro. Si incastravano e completavano alla perfezione. Per qualità ed esperienza è Dzeko l’unico a giocarsela tra questi quattro, ma Benzema ha anche due anni in meno del bosniaco.