Juventus, perché il ‘corto muso’ è inaffidabile: un dato shock condanna Allegri

La Juventus non è andata oltre il pareggio contro il Genoa: il corto muso di Massimiliano Allegri non è una strategia affidabile

CalcioWeb

La Juventus non è andata oltre l’1-1 nel match del campionato di Serie A contro il Genoa e la corsa scudetto rischia di complicarsi. La squadra di Massimiliano Allegri è passata in vantaggio con un gol trasformato da Chiesa, poi il definitivo pareggio di Gudmundsson. I bianconeri possono anche recriminare per un mancato calcio di rigore concesso nel secondo tempo per un tocco di mano del difensore Bani, ma la prestazione di ieri (così come l’intero campionato) merita un’analisi più approfondita.

Il risultato contro il Genoa ha confermato l’inaffidabilità del “corto muso” della Juventus, un’espressione che si riferisce alla tendenza della squadra di cercare di vincere le partite con un margine minimo, ovvero con un solo gol di scarto. Questo approccio può essere rischioso per diversi motivi: dalla possibilità per gli avversari di rimanere sempre in partita e trovare il gol anche nei minuti finali alla necessità di mantenere sempre la concentrazione al cento per cento e in alcuni casi all’obbligo di una reazione immediata dopo il gol subito.

Genoa-Juventus
Foto di Luca Zennaro / Ansa

Il pareggio contro il Genoa è un esempio lampante di questa problematica. La Juventus non è riuscita a confermare il gol del vantaggio e consolidare la propria superiorità contro una squadra in lotta per la salvezza, permettendo al Genoa di recuperare e pareggiare il risultato. Questo tipo di atteggiamento rischia di portare pochi risultati contro avversari determinati e ben organizzati. Inoltre, l’approccio conservativo limita l’espressione del potenziale offensivo della squadra con chiaro riferimento alle prestazioni di Dusan Vlahovic. L’esperienza in bianconero dell’ex Fiorentina non è mai decollata e le responsabilità non sono solo del calciatore.

I capocannonieri della Juventus sono Chiesa e Vlahovic con 5 gol all’attivo: un dato shock in negativo considerando la forza dei calciatori a disposizione. Addirittura 13 giocatori hanno fatto meglio: Colpani, Soule e Bonaventura con 6 gol, Pinamonti del Sassuolo ha realizzato gli stessi gol dei bianconeri e il capocannoniere Lautaro è lontanissimo (14 gol con una partita da recuperare). La Juventus si è salvata con le individualità e in tante occasioni l’uomo della ‘provvidenza’ è stato addirittura il difensore Gatti. La squadra di Allegri ha vinto con due gol di scarto solo in quattro occasioni: Udinese, Empoli, Lazio e Torino, poi tanta sofferenza e vittorie di ‘corto muso’ Più di un motivo, dunque, per cambiare mentalità e iniziare con valutazioni approfondite sul futuro…

Condividi