Le critiche ingiuste ai Friedkin (e quelle giuste), De Rossi e… Vasco Rossi

L'esonero di Mourinho, la contestazione dei tifosi e l'arrivo di De Rossi: l'analisi sulla situazione in casa Roma

CalcioWeb

L’ambiente in casa Roma è caldissimo e la tifoseria giallorossa è completamente spaccata dopo l’esonero di José Mourinho. Il risveglio in Serie A è stato sconvolto dal comunicato del club: il portoghese non è più l’allenatore giallorosso. La decisione di silurare l’ex Inter è nata da una serie di combinazioni: i risultati negativi, la rottura con una parte dello spogliatoio e le continue ‘scuse’ dell’allenatore dopo le sconfitte (arbitri e calciatori spesso nel mirino dello Special One).

L’esonero di Mourinho e l’arrivo di De Rossi

La Roma ha deciso di affidare la panchina a Daniele De Rossi, ex centrocampista e bandiera giallorossa per il passato da calciatore. Il club giallorosso si trova di fronte a una fase di transizione e la decisione di affidare la panchina al 40enne è il risultato di una situazione ambientale delicata che si è sviluppata nel corso della stagione. Il riferimento è ovviamente al rapporto Mourinho-squadra. L’arrivo di un allenatore vincente come il portoghese aveva suscitato grandi aspettative, non solo nell’ambiente ma anche in tanti calciatori.

José Mourinho
Foto di Elisabetta Baracchi / Ansa

L’atteggiamento dell’allenatore è completamente cambiato nel corso dei mesi e degli anni: prima ‘coccolava’ la squadra, poi la ‘bastonava’ con continue critiche dopo le sconfitte con riferimento all’organico inadeguato, alle prestazioni non all’altezza e ai ‘bambini’ in campo rimarcando l’età media troppo bassa della squadra. Mourinho ha pagato un prezzo alto per le troppe critiche pubbliche rivolte alla squadra e ovviamente per i risultati negativi in stagione.

Il suo stile di gestione e le dichiarazioni spesso polemiche hanno scatenato un effetto boomerang: da una parte hanno esaltato la tifoseria, dall’altra hanno scatenato malumori nei calciatori. La decisione della Roma di affidare la panchina a Daniele De Rossi è frutto della necessità di riportare tranquillità, motivazioni e grinta al gruppo. Le prestazioni della squadra con Mourinho alla guida non sono mai state veramente convincenti e i problemi sono stati mascherati da alcuni risultati positivi (la vittoria della Conference League e la finale di Europa League). Mourinho è stato un fantastico comunicatore, un idolo dei tifosi e in parte una delusione sotto l’aspetto tattico. Anche le ultime prestazioni hanno fatto emergere una carenza di idee di gioco e di reazione dalla squadra.

Daniele De Rossi
Foto di Luciano Rossi / Ansa

Daniele De Rossi non è sicuramente il miglior allenatore in circolazione, è ancora inesperto per la Serie A e per una piazza come Roma, ma è in grado di risollevare la situazione e concludere dignitosamente una stagione destinata a regalare poche soddisfazioni.

La dirigenza della Roma: le critiche ingiuste ai Friedkin e quelle meritate

L’esonero di José Mourinho ha scatenato la furia di una parte della tifoseria contro la dirigenza e all’esterno del centro sportivo sono apparsi volantini contro la proprietà: “Friedkin vattene”, si legge. Le critiche sono in parte giustificabili, dall’altra eccessive. La proprietà ha comunque investito nella rosa (l’organico giallorosso è il terzo di tutta la Serie A per monte ingaggi, solo Inter e Juventus spendono di più), in più ha regalato alla piazza un allenatore di fama internazionale e ha riportato nella Capitale un trofeo dopo anni di delusioni.

L’errore più grande è stato probabilmente nella decisione di affidarsi alle persone sbagliate in fase di costruzione della squadra con l’arrivo di calciatori in condizioni ‘precarie’ fisicamente e reduci da stagioni da comprimari. Il percorso dei Friedkin alla Roma non è di certo finito, dovrà solo essere perfezionato. E sono in arrivo altre decisioni forti…

“Comunque vedrai, che imparerai
Dagli errori che fai
Tu imparerai
Dagli sbagli che fai”, canta De Rossi. Ah no. Vasco Rossi.

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