Siamo destinati a soffrire. Per la terza partita consecutiva l’Italia non brilla, va addirittura in svantaggio contro una Croazia che fa davvero poco per esserle superiore eppure ci riesce, anche sbagliando un rigore parato da Donnarumma. Nel finale di partita parte l’arrembaggio disperato con Calafiori che serve Zaccagni per l’1-1 insperato e dolcissimo. Emozioni forti che però non cancellano una prestazione insufficiente. Di seguito le pagelle di Croazia-Italia.
Croazia-Italia: promossi e bocciati
Donnarumma 7.5: è sempre il migliore dei suoi, non abbiamo ancora capito se è un bene o un male. Sollecitato, per la terza partita su tre a inizio gara, risponde presente. Para il rigore di Modric e anche la deviazione sottomisura, non può nulla sulla respinta del play croato. È da tiro di Manaj con l’Albania che le prende tutte, anche le preghiere però, a una certa, si esauriscono. “Madonnarumma”
Di Lorenzo 6: serviva una reazione dopo la pessima prova con la Spagna, diciamo che da braccetto di difesa si è disimpegnato meglio. Ancora non convince al 100%, ma è un inizio. Da rivedere… “E speriamo di rivederlo!”
Bastoni 5.5: una buona partita quella del difensore dell’Inter poi sporcata dall’errore che porta al gol di Modric. Anche da lui, come per il resto del blocco Inter, ci si aspetta di più. Peccato per quel colpo di testa parato da Livakovic. “Più nero che azzurro”
Calafiori 7.5: qualche colpa in meno sul gol e un bagaglio di esperienza decisamente più leggero a cui affidarsi rispetto a Bastoni. Calafiori è una delle poche note liete di quest’Italia e ci mette anche personalità quando serve in chiusura e ripartenza. Nel finale lo dimostra: percussione centrale d’altri tempi, lucidissimo nel servire Zaccagni che con il piattone firma l’1-1 che ci porta agli ottavi. “Mazzo di Calafiori”
Darmian 5.5: ordinato dietro (e forse sarebbe servito più contro la Spagna), impacciato davanti (e forse sarebbe servito meno contro la Croazia). Servirebbe più concretezza, resta nel limbo. “Metà e metà”
Barella 5: è il termometro di un’Italia confusionaria e che non riesce a far valere nemmeno il proprio dinamismo a centrocampo. Dovrebbe essere uno dei leader più esperti del gruppo, a volte si spegne. “Pile scariche”
Jorginho 5: lui dovrebbe essere l’altro leader, in termini di esperienza e personalità. Peccato vada a 0.5x rispetto al resto dei calciatori in campo. C’è Fagioli in panchina, meno esperto ma decisamente più dinamico: dopo 3 bocciature, quante altre ne serviranno per cambiare qualcosa? “Internet Explorer”
Pellegrini 5: dovrebbe essere la miccia del centrocampo nel nuovo 3-5-2 proposto dall’Italia, invece ha le polveri bagnate. Una conclusione non proprio irresistibile e poco altro. Rientra fra le tante insufficienze di queste prime gare nelle quali, va detto, è stato sballottato un po’ di qua (largo a sinistra nei tre dietro la punta) e un po’ di la (mezzala). “Spaesato”
Dimarco 4.5: è scomparso un ragazzo dai capelli biondi, mancino, gli piace correre sul la sinistro della strada. Aveva una maglia di colore azzurro ma c’è chi giura di averlo visto, l’ultima volta, con una maglia nero-azzurra, a Milano, lo scorso maggio. Se lo riconoscete, contattate la redazione di “Chi l’ha Visto?”. Questi e altri casi irrisolti di persone scomparse “Mercoledì su Rai 3”
Raspadori 5.5: la sua presenza dal primo minuto al posto di Chiesa ha fatto storcere il naso a tanti. Fatica all’inizio, come tutto il resto della squadra, cresce un po’ alla distanza. Ma ci vuole di più per giocare titolare nell’attacco dell’Italia. Anche in ‘questa Italia’. “Si può dare di più!”
Retegui 5: soffre tanto a giocare da solo contro i centrali croati, ha pochi palloni giocabili, ne tiene pochissimi e sotto porta non si vede quasi mai. Se Scamacca è stato bocciato, anche lui lo rivedremo a settembre. “Insufficiente”
Dalla panchina:
Chiesa 5.5: entra nel finale, con qualche folata offensiva partecipa all’arrembaggio ma se deve essere il calciatore in grado di fare la differenza davanti, serve di più. Lontano parente di quello visto nel 2021, sembra la versione fake. “Più che pirata, piratato”
Frattesi 5: deve dare la scossa ma mette la mano nella presa della corrente e finisce per prenderla lui. Braccio largo e rigore che poteva costare carissimo. Per il resto della gara fa poco o nulla. “Scossa??? Sì…”
Zaccagni 7: scivola continuamente tranne quando deve aprire il piattone modello Del Piero per segnare l’1-1 a tempo scaduto. E chi si lamenta… “Va bene lo stesso!!!”
Scamacca SV:
Fagioli: SV