Per adesso sono soltanto ore di riflessione quelle che si è prese il magnate americano Dan Friedkin per acquistare la Roma. Qualche piccola preoccupazione dettata dall’allarme Coronavirus in Italia. La trattativa non è in pericolo, ma è chiaro che tutto quello che stia succedendo intorno al calcio italiano stia rimbalzando anche dall’altra parte del pianeta. Friedkin vuole valutare bene e capire il sistema in cui si sta per inserire e come questa emergenza sarà gestita. Dunque slittano i tempi di chiusura della trattativa che sembrava ad un passo dalla definizione. Il calcio italiano non sta certo dando una bella immagine a potenziali investitori: liti tra presidenti e Lega Serie A, rinvii a poche ore dalle partite, decisioni prese e poi cambiate, il caos più totale. Di conseguenza, anche Friedkin prima di chiudere e fare l’offerta finale a Pallotta, che dovrebbe essere tra i 700 ed i 720 milioni di euro, vuole capire cosa succederà fino in fondo. Nel frattempo il titolo della Roma è in perdita, cosa che accade da circa un mese. E chissà, quindi, che Friedkin non chieda anche uno “sconto” sul prezzo…
Cessione Roma, l’emergenza Coronavirus frena Friedkin: le ultime sulla trattativa
L'emergenza Coronavirus rischia di avere risvolti anche sulla trattativa per la cessione della Roma tra Pallotta e Friedkin
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