Dani Alves adesso si dichiara vittima: la fellatio in bagno e le troppe versioni

Dani Alves racconta una nuova versione dei fatti e adesso si definisce la vittima: la situazione si fa sempre più complicata per il calciatore brasiliano

CalcioWeb

Dani Alves attende in carcere nuovi aggiornamenti sulla sua posizione dopo l’arresto di diverse settimane fa a seguito delle accuse di violenza sessuale da parte di una giovane donna.

La situazione del calciatore brasiliano non è troppo positiva e la stella del Brasile di certo non aiuta a migliorarla, con delle versioni dei fatti sempre diverse e contrastanti tra di loro.

Adesso Alves si è dichiarato vittima della 23enne che lo ha denunciato, ​secondo quanto riportato dal quotidiano Ara. Il brasiliano è passato dal dire di non conoscere affatto il denunciante a mostrarsi vittima della giovane durante una dichiarazione.

Le versioni di Dani Alves

Nella sua prima versione in Questura, il calciatore ha assicurato di non sapere chi fosse la 23enne che lo ha accusato di violenza sessuale. Il 23 gennaio, davanti al gip, ha esordito dicendo che non era successo niente, e durante le domande della Procura, ha detto che si erano solo incrociati nel bagno privato del locale. Ma prima dell’accusa privata si è trovato messo alle strette e ha dato una versione totalmente diversa.

Secondo il quotidiano Ara , quando si è trovato messo alle strette dalle prove, che non coincidevano con nessuna di queste versioni, la voce di Alves ha tremato e si è presentato come vittima della giovane nel bagno della zona vip.

Secondo la sua testimonianza, la vittima si è avventata su di lui in bagno mentre era seduto lì e gli ha fatto una fellatio a cui non ha acconsentito, ma non ha nemmeno opposto resistenza. “Non ho toccato quella ragazza“, ha detto Alves.

Stando a queste parole, la vittima sarebbe l’aggressore e quello che cercherebbe con questa storia sarebbe di difenderla: “la verità è che volevo proteggere questa giovane donna“, ha detto riferendosi al denunciante.

Va ricordato che, dopo queste affermazioni, ha dato ancora un’altra versione, ovvero che tra i due c’erano stati rapporti sessuali, ma che questi sarebbero stati acconsentiti .

La realtà è che le prove in possesso dei giudici del Tribunale di Barcellona non supportano le versioni fornite dal giocatore. Alle immagini provenienti dalle telecamere della discoteca, dove si vede che condividevano il privè, si aggiunge la perizia della Scientifica , secondo la quale il Dna rinvenuto all’interno della vittima coincide con quello dei campioni consegnati dal calciatore e con quello dei resti raccolti dalle autorità sul pavimento del bagno.

Allo stesso modo, la posizione delle impronte che gli agenti hanno trovato nel bagno corrisponde anche alla testimonianza della vittima circa le posizioni che descrive durante il suo racconto: sullo specchio, sulla tavoletta del water e sul rubinetto.

D’altronde, secondo Ara , le telecamere mostrano che, dopo quanto accaduto in bagno, il calciatore è uscito velocemente e ha superato la ragazza, che era seduta per terra a piangere , senza fermarsi a parlarle.

Oltre a queste testimonianze, Alves ha dato una versione ancora diversa dei fatti, a sua moglie Joana Sanz, andata a trovarlo qualche settimana fa in carcere: stando a quanto raccontano nel programma L’Ana Rosa , da fonti vicine al giocatore, gli avrebbe detto che “non ricorda nulla di quella notte perché era ubriaco” .

Il calciatore avrebbe telefonato due volte dal carcere alla modella delle Canarie per scusarsi e assicurarle che era molto ubriaco, che era “molto colpito” e che non ricordava nulla di quella notte a causa dell’alcol .