Da Debernardi ad Ogbonna: i 21 ‘traditori’ della Mole Antonelliana

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ogbonnaLa rivalità stracittadina è qualcosa di forte, vissuta visceralmente dai tifosi di turno che, nel momento in cui un giocatore passa dall’indossare la maglia di un club a vestire quella della squadra rivale per eccellenza, scatenano un movimento di discussioni non indifferente. Movimento cui non è sfuggito neppure Angelo Ogbonna, difensore ed ex vice capitano del Torino, cresciuto nelle giovanili dei granata, che ha fortemente voluto trasferirsi alla Juventus. Così, in attesa dell’ufficialità, i tifosi granata stanno dando libero sfogo, sul web, alla propria rabbia nei confronti del neo calciatore bianconero.

Non è però il primo, ne’ sarà l’ultimo, Ogbonna, a fare il clamoroso cambio di casacca. Prima di lui, ben 2o giocatori sono stati protagonisti di analoghe vicende di mercato, seppure con alterne fortune. In primis fu Guido Debenardi, passato dal Torino alla Juventus nel 1920, dopo ben 10 anni in maglia granata. Uno stakanovista può esser definito Giovanni Barale, che si trasferì dalla Juve al Torino nel 1922, rimanendovi solo pochi mesi, visto che nel dicembre dello stesso anno tornò a vestire la maglia della ‘Vecchia Signora’. E se di Francesco Imberti (dal Toro alla Juve nel 1932, 2 sole presenze in bianconero) si ricordano in pochi, molta sensazione hanno destato i ‘tradimenti’ di Mario Bo, Felice Borel e Guglielmo Gabetto.

Bo giocò 8 anni nel Torino, per poi trasfeirsi alla Juventus, dove rimase due stagioni. Felice Borel, straordinario attaccante soprannominato ‘Farfallino‘ per la sua agilità, dopo ben 10 anni in bianconero, dove contribuì pesantemente alla leggenda della Juve del quinquennio, andò a giocare per un campionato nel Torino (1941/1942), per poi tornare sull’altra sponda della Mole Antonelliana, dove rimase sino al 1946. Dopo toccò ad Alfredo Bodoira (sei anni alla Juve seguiti da cinque al Torino), all’immenso Silvio Piola (nel 1945 al Torino, tra il 1946 e il 1947 alla Juve), a Teobaldo Depetrini (ben 15 anni alla Juve, dal 1945 al Torino), Riccardo Carapellese (dal 1949 al 1952 al Torino, poi una stagione alla Juve), Lelio Antoniotti (1953/1956 al Torino, 1956/1957 alla Juve) e Rino Ferrario (due anni alla Juve, dal 1959 al 1961 al Toro).

Guardando alle epoche moderne, leggiamo il nome di Gigi Simoni. L’ex allenatore dell’Inter, dopo essere stato per tre stagioni una colonna del Torino (1964/1967), andò, l’anno seguente, a fare la riserva alla Juventus. Particolare, invece, la vicenda del bomber Aldo Serena: nel 1985 si trasferì dal Torino alla Juventus, passando per l’Inter. Serena giocò infatti la stagione precedente in prestito ai granata proprio dai nerazzurri, che lo cedettero poi, definitivamente, alla Juventus. Nel 1990 a fare il salto della barricata fu Pasquale Bruno che, dopo 3 anni alla Juve, finì al Torino, squadra di cui incarnò appieno lo spirito guerriero e battagliero.

Strana anche la storia di Dino Baggio. Dopo una vita nelle giovanili del Torino e dopo una stagione in Serie A, la Juventus lo acquistò, nel 1991, alla cifra record di 9,8 miliardi di vecchie lire. In bianconero, però, non giocò neppure una partita ufficiale, visto che fu subito girato in prestito all’Inter per un anno, per ricompensare il passaggio dell’allenatore Trapattoni proprio dai nerazzurri alla Juve. Colonna del Torino fu invece Luca Fusi, che ci giocò dal 1990 al 1994, arrivando quasi a vincere una Coppa Uefa, persa in finale dopo aver eliminato il Real Madrid. Nel 1994/1995 fu ingaggiato dalla Juventus del primo Lippi, ma giocò poco e niente vincendo comunque scudetto e Coppa Italia. Nello stesso anno fece identico tragitto Robert Jarni, terzino sinistro croato.

Gianluca Pessotto giocò un solo campionato nel Torino (1994/1995), prima di trasferirsi alla Juventus dove, in undici stagioni, vinse tutto quello che c’era da vincere. Molto meno bene andò a Stefano Sorrentino: l’attuale portiere del Palermo, dopo un paio di anni nelle giovanili della Juve, nel 1998 andò al Torino, dove alla prima stagione fece la riserva di Bucci, giocando una sola partita. Chi fece arrabbiare parecchio i tifosi granata fu Federico Balzaretti, idolo della Maratona dopo una aver indossato la maglia di tutte le giovanili del Toro: nel 2005 se andò alla Juventus, al punto che, per lui, vivere nella città della Mole fu, per qualche tempo, molto difficile. Adesso è il turno di Angelo Ogbonna.