Juve, finalmente scade il contratto di Iaquinta! Campione del Mondo dimenticato

CalcioWeb

Vincenzo Iaquinta non è più un giocatore della Juventus teoricamente da quando è arrivato Conte sulla panchina bianconera, praticamente da ieri! Si, perchè Iaquinta era ancora sotto contratto con la Juve e percepiva addirittura 3 milioni di ingaggio, risultando al terzo posto rispetto a tutta la rosa dei Campioni d’Italia, nonostante le sue partite in questi ultimi due anni, culminati con gli scudetti, siano state zero.

Nato a Crotone il 21 Novembre 1979 si era affermato con la maglia dell’Udinese che lo aveva acquistato dal Castel di Sangro in serie C1. Grazie ai friulani Iaquinta era riuscito ad arrivare in nazionale, partecipando anche ai Mondiali 2006, in cui ha segnato nella partita d’esordio contro il Ghana ed è risultato decisivo nell’economia della vittoria finale soprattutto in occasione della semifinale tra Germania e Italia.
Dopo essere stato acquistato dalla Juve nella stagione 2007-2008, quella del ritorno in serie A dei bianconeri, aveva dimostrato di essere davvero un ottimo colpo di mercato. Pur non essendo un titolare fisso era stato infatti decisivo in più di una circostanza, anche entrando dalla panchina. I primi due anni, con Ranieri in panchina, sono stati eccezionali, ma dal campionato 2009-2010 è iniziato il declino. Pur avendo partecipato al Mondiale in Sudafrica, in cui ha deluso profondamente giocando dal primo minuto tre partite su tre, non è più stato convocato in nazionale. Una serie di infortuni l’ha poi fatto cadere nel dimenticatoio anche nella Juventus, che non è mai riuscita a venderlo in nessun modo, proprio perchè il calabrese ha rifiutato qualsiasi destinazione diversa dalla bianconera, non essendoci club disposti a pagargli uno stipendio simile rispetto a quello percepito a Torino.

Avrà fatto bene Iaquinta a stare in tribuna per due anni e guadagnarsi 6 milioni o avrebbe dovuto accettare altre destinazioni dimezzandosi la paga? La risposta la sa soltanto lui, ma è certo che l’attaccante la Juve ce l’aveva in casa. Non aveva bisogno di prendere Bendtner ed Anelka. Adesso Marotta e Agnelli non devono rischiare di creare nuovi casi-Iaquinta. L’attacco è affollato ed occorre cedere almeno un elemento offensivo al più presto.

La Juve non si è comportata bene con lui: è scomparso dalla rosa, non gli è stato assegnato il numero di maglia, non è mai stato convocato e non è stato nemmeno chiamato per la festa scudetto. La società si è indignata per i suoi continui rifiuti sui trasferimenti che gli sono stati proposti, ma i contratti si fanno in due e poco importa se Iaquinta aveva firmato un quinquennale nell’era Cobolli Gigli. Quello di rimanere in rosa senza essere dimenticato, non considerato ed umanamente umiliato era un suo diritto, almeno fino a ieri.

In bocca al lupo a Iaquinta per il suo futuro e complimenti per la sua serietà: non ha mai rilasciato interviste polemiche, nè ha fatto critiche di nessun tipo a società e allenatore. Il contratto è finalmente scaduto ed almeno per la Juve, questa è una vera liberazione.