Iaquinta furioso: dalla droga a Conte, “su di me dette troppe cattiverie!”

CalcioWeb

Vincenzo-IaquintaVincenzo Iaquinta ha deciso di appendere le scarpe al chiodo, e lasciare il calcio giocato dopo anni di grandi soddisfazioni. Il tetto della sua carriera è stato senza dubbi il Mondiale vinto in Germania, ma alla Juventus forse avrebbe potuto dare di più. Il finale di carriera di Iaquinta è stato per certi versi triste: “Potevo giocare altri tre anni, invece mi sono dovuto ritirare. Quando ti fai sempre male, finisci per mollare un po’ mentalmente“.

Rimpianti in carriera? “Una cosa che non rifarei più? Dal Reggiolo all’Udinese, dalla Nazionale alla Juventus, della mia carriera ripeterei tutto. In realtà un rimpianto ce l’ho: mi spiace non esser stato protagonista nella Juve di Conte. Una squadra con una mentalità straordinaria. Sono uscito di scena proprio sul più bello“.

E’ vero, Conte nel 2011-12 non mi ha utilizzato neanche un minuto, però stravedeva per me – racconta l’attaccante calabrese – Ricordo le parole che mi disse quell’estate: ‘Vincenzo, fammi vedere che sei quello che penso, poi convinco io la società a tenerti’. Purtroppo, però, mi infortunai. Le voci su di me? Ne ho sentite di tutti i colori. Tutte falsità dette da gente invidiosa. Su internet scrivevano addirittura che mi stessi disintossicando. Una cattiveria assurda e senza senso che qualcuno aveva tirato fuori già ai tempi di Udine. Pazzesco, io in quei periodi soffrivo da matto perché ero infortunato“.