Roma, tutto quello che c’è da sapere sul Porto: la stella è Hector Herrera!

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Non è andata bene ma poteva andare anche peggio. La Roma ha evitato il Manchester City di Guardiola ma non la seconda opzione più pericolosa nell’urna di Nyon dopo gli inglesi. Il Porto è una squadra priva di grandissime stelle ma dotata di calciatori esperti da prendere con le molle. Senza contare la maggiore abitudine dei Dragoni a giocare in Champions League rispetto agli uomini di Luciano Spalletti.

In cerca di rilancio dopo le delusioni della passata stagione, con un 3° posto in campionato e una notevole distanza dalle prime due, i lusitani hanno visto in panchina l’arrivo di Nuno Espirito Santo al posto di José Peseiro, mantenendo invariata l’ossatura rispetto allo scorso anno con qualche innesto di qualità arrivato dal calciomercato. Fra i pali c’è tutta l’esperienza dell’ex Real Madrid Iker Casillas e in difesa è arrivato il forte brasiliano Felipe, mentre a centrocampo ci sono giocatori importanti come il messicano Herrera, a lungo inseguito dal Napoli, Brahimi e l’ex parmense Varela. Davanti possono alternarsi giocatori di livello internazionale come il camerunense Aboubakar, Alberto Bueno, André Silva e Ze Manuel.

Il mercato estivo ha portato solo qualche ritocco alla rosa della passata stagione. Il colpo più importante è di sicuro l’arrivo del difensore brasiliano Felipe, pagato al Corinthians 6 milioni e 200 mila euro. Con lui è arrivato dal Galatasaray l’ex interista Alex Telles per un costo di 6 milioni e mezzo. Ulteriori rinforzi dei Dragoni sono Layùn, terzino sinistro prelevato dal Watford, il trequartista João Teixeira, arrivato a titolo gratuito dal Liverpool e l’attaccante Ze Manuel, ex Boavista. In uscita Adrian Lopez è rientrato al Villarreal dopo il prestito.

Ma la vera stella del Porto è Hector Herrera. Parliamo di un centrocampista completo e dotato di grande dinamismo: il messicano è un giocatore in grado di fare al meglio le due fasi. Letale negli inserimenti offensivi e dotato di un buon tiro dalla distanza, sa rivelarsi prezioso anche nel recuperare palla e far ripartire l’azione dei suoi. La Roma dovrà controllarlo nel modo migliore se vorrà mantenere il pallino del gioco e non rischiare pericolose ripartenze.

Insomma, un avversario non facile per i giallorossi, che dovranno sfatare la maledizione delle squadre italiane eliminate nei preliminari della massima competizione europea da sei anni a questa parte, con l’unica eccezione del Milan nel 2013 contro gli olandesi del Psv Eindhoven. Speriamo che sia la volta buona.