Dopo appena due giornate di campionato, l’Inter si ritrova già a fare i conti con i malumori di una piazza che quest’anno si aspettava di poter lottare testa a testa con la Juventus per la vittoria del titolo. Emettere sentenze dopo 180 minuti dall’inizio della Serie A, però, è prematuro ed è bene sottolineare che i nerazzurri molto probabilmente anche per questa stagione non contenderanno lo scudetto ai bianconeri, semplicemente perché ci sono squadre che sono più attrezzate vedi Napoli e Roma. Fondamentale sarà confermare il piazzamento Champions conquistato appena qualche mese fa per compiere poi il definitivo salto di qualità con il prossimo mercato estivo. L’obiettivo della squadra di Spalletti, dopo l’unico punto conquistato tra Sassuolo e Torino, è quello di ottenere il primo successo stagionale nel match che vedrà l’Inter impegnata sul campo del Bologna, sabato alle ore 18.

Spalletti potrebbe cambiare ancora qualcosa nella formazione, facendo esordire il recuperato Nainggolan. Due le ipotesi al vaglio del tecnico di Certaldo: 3-4-2-1 con il belga a far coppia con Perisic dietro Icardi o 4-2-3-1 con l’ex Roma ad agire da trequartista dietro l’argentino. L’unico intoccabile sembra proprio Mauro Icardi. Nonostante due prestazioni opache con Sassuolo e Torino (imperdonabili, in particolare, due macro errori sotto porta), il capitano nerazzurro gode inspiegabilmente del dono dell’insostituibilità. Spalletti non intende privarsi del suo bomber neanche a partita in corso. Sentirsi sicuro del posto costantemente, però, potrebbe essere controproducente per l’ex Sampdoria, il quale in alcune occasioni, anche nella passata stagione, avrebbe meritato di sedersi in panchina o di essere sostituto durante la gara. E se nella la rosa della scorsa annata non c’era una valida alternativa ad Icardi, al di fuori di Pinamonti, quest’anno Spalletti può contare su un signor giocatore di nome Lautaro Martinez. Il ‘Toro’, così è soprannominato, ha impressionato tifosi e addetti ai lavori nella pre-season e può tranquillamente ricoprire il ruolo da numero 9 di Maurito. D’altronde l’istinto del gol non gli manca e le qualità tecniche nemmeno. Spalletti deve trovare il coraggio, quando è necessario, di far sedere in panchina anche Icardi seguendo l’esempio di quanto fatto da Allegri alla Juventus con Dybala (con la Lazio ha scaldato la panca dello Stadium per 90 minuti) ma anche con Gonzalo Higuain nello scorso campionato. E i risultati gli hanno dato ragione. Visto che una volta tornati titolari, il 10 bianconero e il Pipita, hanno mostrato un atteggiamento diverso e quella cattiveria agonistica necessaria per rendere al meglio.