Roma, Zaniolo: “Spero di diventare bravo come Totti, ma il mio idolo era Kakà”

Nicolò Zaniolo si è raccontato in un'intervista al "The Guardian". Il centrocampista della Roma ha parlato di Totti, Kakà e De Rossi
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“Non sono Totti ma un giorno spero di essere bravo come lui”. Nicolò Zaniolo ha le idee chiare. Il 20enne centrocampista giallorosso sa di avere tanta strada ancora davanti: “Non mi aspettavo un impatto del genere arrivando dalla Primavera e avendo tanto da imparare – racconta in un’intervista al ‘Guardian’ – Ho fatto anche il mio debutto in Nazionale, che è stata una sorpresa, ma ho ancora tanti obiettivi. Ho imparato molto dalla scorsa stagione ma ora devo andare avanti e continuare a spingere”. Zaniolo rivela di aver “imparato a concentrarmi su quello che è importante, il calcio. Mi alleno più duramente, mi concentro di più, ho obiettivi importanti e tutte queste cose mi hanno aiutato a migliorarmi tecnicamente in campo ma anche fuori”. Zaniolo si sente in debito con Di Francesco: “Gli devo molto, ha avuto fiducia in me sin dall’inizio e mi ha aiutato tanto. Se non fosse stato per lui, non sarebbe arrivata questa svolta”.

Kakà come idolo: “Era il perfetto trequartista: forte, tecnicamente perfetto e capace di fare gol e assist. E’ quello che ho sempre voluto diventare. Vedo ancora i suoi filmati, studio come si muoveva e cerco di portare alcune cose sue nel mio tipo di gioco”, Zaniolo aggiunge: “Non è facile arrivare al top, comporta molti sacrifici e tempo e devi continuare a crederci anche quando pensi che non succederà. E una volta che arrivi al top, è ancora più difficile rimanerci”. “Il miglior giocatore che ho affrontato? Sicuramente Ronaldo. Anche Modric mi ha impressionato per come usa la palla e per come si muove. E’ piccolo ma è difficile togliergli la palla. Come difensore dico Varane: è veloce, molto tecnico e forte. E’ quasi impossibile superarlo nell’uno contro uno”.

E come compagno di squadra, avere avuto De Rossi al proprio fianco è stato un privilegio: “Daniele è sempre stato un leader e una persona fantastica, per cui è facile imparare da lui e altri giocatori d’esperienza, io ho soprattutto imparato l’umiltà – ammette Zaniolo – Aveva tempo per tutti, tifosi, staff, giocatori, e fuori dal campo si preparava bene ed era sempre concentrato sulla Roma. Sto provando a fare altrettanto, a mettere la Roma al centro di tutto”.