Fabio Pisacane lascia il calcio giocato, adesso inizia una nuova vita (al Cagliari): la storia dell’ex difensore, tra malattia e denuncia al calcioscommesse

Fabio Pisacane è il nuovo collaboratore al Cagliari, al fianco dell'allenatore Liverani: la storia dell'ex difensore
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Fabio Pisacane ha deciso di appendere le scarpette al chiodo e di iniziare una nuova carriera sempre nel modo del calcio: è diventato collaborare al Cagliari, del nuovo allenatore Liverani. E’ stato un difensore, bravo nel gioco aereo e che ha dato sempre tutto per le squadre di appartenenza. E’ cresciuto nelle giovanili del Genoa, ma con il club rossoblu ha giocato pochissimo. Poi le esperienze in prestito con Ravenna, Cremonese e Lanciano, poi il trasferimento alla Lumezzane e il prestito all’Ancona. Viene ceduto alla Ternana e poi all’Avellino. Il salto di qualità arriva troppo tardi: nel 2015 viene acquistato dal Cagliari e si dimostra uno dei difensori più affidabili: è un punto di riferimento per compagni e tifosi. L’ultima esperienza è stata con il Lecce.

È stato un viaggio bellissimo, lungo un sogno: fino alla serie A. Entusiasmante più di quanto avrei potuto immaginare: ho difeso e protetto con tutto me stesso la passione per questo fantastico sport. Ringrazio la mia famiglia, mio padre prima di tutto e tutti quelli che mi hanno supportato e che ho incontrato in questi anni. Ora torno nel club della città che è diventata casa mia e della mia famiglia. Felice. Convinto. Carico. Inizia una nuova carriera. Inizio una nuova avventura”, ha scritto il calciatore sui social.

Il calcioscommesse e la malattia

Durante il campionato di Serie C1 2010-2011 si verifica una tentata combine, Pisacane rifiuta 50.000 euro e denuncia il fatto. A seguito della sua denuncia il nome di Pisacane è balzato improvvisamente alla ribalta. La città di Terni il 20 gennaio 2012 gli ha consegnato il “Thyrus d’oro” come riconoscimento alla sua lealtà sportiva. Inoltre la FIFA, attraverso il presidente Joseph Blatter, gli ha conferito la nomina di ambasciatore. E’ stato invitato, inoltre, dal Ct Prandelli nel ritiro della Nazionale.

Un terribile male si è affacciato nella sua vita, nei primi anni della sua carriera da calciatore. “Papà sono stanco, non riesco quasi a muovermi”, disse un giorno a suo padre Andrea al telefono. Si ritrova praticamente paralizzato e in ospedale gli viene diagnosticata la sindrome di Guillain-Barré. “Capii la gravità della situazione solo quando mi ritrovai in un letto di ospedale. La diagnosi fu terribile. Dalla speranza di realizzare il sogno che avevo fin da bambino mi trovai ad affrontare la partita più difficile. In quel momento non pensavo al fatto che forse non avrei più giocato a calcio. Tutti i miei sforzi, le mie speranze erano indirizzate a combattere per un bene più prezioso, la vita”, la rivelazione a Gianluca Di Marzio. La sindrome di Guillain-Barrè è una rarissima malattia in cui il sistema immunitario attacca il sistema nervoso provocando paralisi temporanee e abbattendo il tono muscolare. Pisacane lotta come un leone e migliora progressivamente e alla fine conquista la vittoria più importante.