E’ terminata da poco la conferenza stampa di presentazione di Eusebio Di Francesco come nuovo allenatore della Sampdoria. L’allenatore abruzzese si rimette subito in gioco dopo l’esperienza alla Roma. Ad introdurre il tecnico è stato il presidente Massimo Ferrero: “Grazie di essere venuti qui. Il signore che è qui alla mia sinistra è noto, vogliamo solo chiedervi per cortesia oggi di non fare domande che non riguardano il percorso meraviglioso del signor Di Francesco. Parliamo di calcio, di questo anno che verrà”. La parola è passata poi al ds Carlo Osti che è stato lapidario: “Vorrei fare un grandissimo in bocca al lupo a Eusebio Di Francesco”.
La parola ‘è passata infine a Di Francesco: “Ringrazio in primis la società, il presidente Ferrero e Carlo Osti per questa grande opportunità. C’era voglia di tornare in pista dopo l’esperienza romana e sono convinto che è il posto giusto dove poter allenare. Sono qui per cercare di fare divertire innanzitutto la gente e poi ottenere i risultati”.
Cosa ha convinto Di Francesco: “Qualche anno fa ci siamo già sentiti e incontrati col direttore Osti e Romei. Abbiamo fatto una bellissima chiacchierata ma poi non si è fatto niente. Il presidente è stato convincente sotto tutti i punti di vista. Mi ha convinto su tutto, ma soprattutto sulla voglia di migliorarsi. Gli obiettivi li pone la società. Ovviamente a inizio estate non si parla di fare qualcosa di meno ma qualcosa di più. Quello che chiedo è umiltà nel lavoro, la società ha fatto bene prima di me e io voglio proseguire questo percorso. Ora prima di noi ci sono squadre con rose fortissime, noi stiamo completando la squadra. E’ presto per dire dove possiamo arrivare”.
Per Di Francesco non è un passo indietro nella carriera: “Qua vedo che si può costruire qualcosa di importante. Non è un passo indietro, sono orgoglioso di fare l’allenatore. Mi piace la Sampdoria, ho scelto perché volevo mettermi in gioco e questo è il posto giusto”.
Sui singoli, Di Francesco ha dichiarato: “Quagliarella è l’unico giocatore della Samp che ho sentito per telefono. Credo che al di là di quello ha fatto credo si possa ripetere ma è un concetto di squadra. Fabio sono convinto che si mettere a disposizione mia e della squadra. Di giocatori interessanti e chi mi affascinano ce ne sono tantissimi. La società credo che abbia fatto un po’ di mercato. La società ha portato dei giovani che condivido. Ci sono poi giocatori come Jankto che ha passato un momento non positivo. C’è poi Caprari che tornerà a fare l’esterno d’attacco come nel Pescara di Zeman. Gabbiadini è uno di quei giocatori con cui devo parlare e capire dove vuole giocare. Lo sto tenendo sotto osservazione con i video per capire dove vuole giocare”.
Di Francesco è cauto sull’Europa: “Io ho allenato squadre che ambivano alla salvezza e poi sono arrivate in Europa. Io dico che dobbiamo lavorare e capire le potenzialità. Dobbiamo lavorare con grandissima umiltà”.
Un pensiero anche su De Rossi e Totti: “Non voglio entrare in questo tipo di ragionamenti. Oggi sono alla Samp e ho interesse solo a parlare di Sampdoria. Posso dire solo che la società ha detto che la Roma sotto Pallotta ha ottenuto otto risultati importanti, tre sono i miei. Totti e De Rossi sono amici, io non faccio la società”.
Interpellati sul mercato prima Di Francesco, poi Osti: “Ho grande fiducia nella società. I colpi più importanti si fanno alla fine. Credo che una base importante questa squadra ce l’ha. Il mercato è iniziato ora ma la società mi vuole accontentare”, le parole dell’allenatore. “Mi sembra che il mister abbia già risposto. Prima un centrale difensivo e poi un attaccante esterno. Ci saranno movimenti in uscita difficili da prevedere e poi delle entrate ma non credo che la squadra verrà stravolta”, le parole de ds, che ha aggiunto: “Praet è un giocatore internazionale che piace anche all’estero, può anche aprirsi il mercato all’estero”.
Sui possibili obiettivi di mercato, Di Francesco ha detto: “Verdi è uno di quelli che abbiamo nominato. C’è un fondo di verità ma non c’è solo lui. Berardi è un mio pupillo. L’ho allenato per cinque anni e sapete in quei cinque anni che numeri ha raggiunto”.
In conclusione, qualche parola sul neo-acquisto Gonzalo Maroni: “L’ho visto. Credo sia un esterno ma nel mio 4-3-3 il suo ruolo per lui è quello di esterno di sinistra. Ai Mondiali Under 20 ha giocato anche a destra ma a me piace mettere i giocatori a piedi invertiti. Sono contento anche di avere Caprari”.