Fiorentina, Commisso: “Sono deluso, ecco perché. Vi dico chi stavamo per prendere”, retroscena su Castrovilli

Il patron della Fiorentina Rocco Commisso in esclusiva per il Corriere dello Sport: ecco uno spaccato dell'intervista concessa al quotidiano romano
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E’ tra i personaggi più nominati, da un po’ di mesi a questa parte, in Serie A. Rocco Commisso è ‘nuovo’ nell’ambiente calcio italiano. Lui che in Italia ci è nato, ha fatto le fortune in America e poi di nuovo in Italia ha deciso di investire. La Fiorentina nel suo destino, per cui ha grandi progetti. Ecco uno spaccato dell’intervista esclusiva concessa al Corriere dello Sport.

“Cosa ho imparato in questi primi mesi? Sul mercato, il potere degli agenti e la fragilità delle trattative. Volevamo De Paul, Raphinha, De Rossi e Nainggolan. Per i primi due il prezzo non era quello che ritenevamo giusto. So cosa pensa la gente, ma io sono stato chiaro fin da subito. A far produrre utili sono le infrastrutture. Lo stadio, il centro sportivo, ma sono un po’ deluso. C’è voglia di fare, ma vedo un processo lungo e pieno di ostacoli. Cori sull’Heysel? Non voglio più sentirli. Né sull’Heysel, né su Scirea e sul sud. Io sono calabrese, Joe Barone è siciliano e Montella è napoletano. Chiesa? Mai ricevuta una telefonata dalla Juve o da qualsiasi altro club. Il prossimo viola convocato da Mancini? Castrovilli. Gioca veramente bene, ho letto che faceva il ballerino“.