“Juve favorita? Nella singola partita non su può dire, affrontiamo un squadra forte ed in salute. A Barcellona ha fatto una grande partita. Sono due squadre forti, giocare Inter-Juve è una sensazione che vale la pena vivere. Sarà una sfida seguita in tutto il mondo”. Così Maurizio Sarri, allenatore della Juventus, nel corso della conferenza stampa alla vigilia della partita contro l’Inter. “L’Inter è una squadra solida, che si difende bene e riparte. E’ una squadra completa, contro cui sarà difficile giocare. Una squadra pericolosissima”, ha aggiunto l’allenatore bianconero.
Si è parlato anche di sfida nella sfida tra i due allenatori: “Io non penso di giocare contro Conte, ma contro l’Inter. E’ un grande allenatore, lo dimostrano i suoi risultati, è fra i più importanti del mondo e lo sta dimostrando”.
Sarri spegne le voci di chi parla di sfida già decisiva per il campionato: “E’ una partita apertissima a tutte le soluzioni, ma non credo possa essere decisiva per lo Scudetto. Ci sono ancora 31 partite da giocare. Sicuramente è una partita più importante per loro per confermare la crescita di poter giocare grandi partite. Per noi sarà importante dimostrare di saper uscire da San Siro con una buona prestazione”, ha aggiunto. “La Juve è squadra matura, che ha vinto e lo ha dimostrato negli ultimi anni. Abbiamo cambiato tanto, affrontiamo una squadra più forte rispetto ad anni scorsi. Noi dobbiamo confermare i passi in avanti fatti nel giocare un certo tipo di calcio. Così i risultati possono arrivare più facilmente. Ora dobbiamo essere concentrati molto sulle prestazioni”, ha proseguito.
Alla domanda se una sconfitta e ritrovarsi a -5 in classifica potrebbe creare dei contraccolpi psicologici, Sarri ha replicato: “Noi proveremo ad andare lì a giocare. Se la classifica a ottobre ci crea un impatto psicologico vuol dire che non siamo pronti a fare grandi cose”.
Infine, qualche parola anche sulle scelte di formazione: “Dybala o Higuain? Non c’è da convincerli, ma da decidere. Poi è giusto che chi sta fuori sia arrabbiato, lo ritengo un aspetto positivo e non negativo. Decidiamo dopo l’ultimo allenamento, non mi devo preoccupare perchè fa parte del mio lavoro”. “Conviene avere un attaccante che sta bene mentalmente e fisicamente. Affronteremo una difesa solida, la più forte del campionato sia per qualità dei difensori che per come tutta la squadra riesce a difendere nel modo giusto”, ha aggiunto. Sulla crescita di Bernardeschi trequartista, il tecnico bianconero ha concluso “Contro il Bayer ha giocato bene in un ruolo che penso sia adatto a lui, l’ho visto bene anche in allenamento. Poi se gioca o meno lo saprà da me”.