Ibrahimovic al Milan, pro e contro: perchè potrebbe rivelarsi utile nella corsa salvezza nonostante i 38 anni

Sempre più insistenti le voci che vorrebbero Ibrahimovic vicino al Milan. Lo svedese farebbe fare un salto di qualità, ma quali sono i pro e i contro?
CalcioWeb

Tra poco più di un mese sarà tempo di calciomercato. I club si stanno già muovendo per anticipare i tempi. Una delle squadre che cercherà rinforzi sul mercato di gennaio sarà sicuramente il Milan. I rossoneri stanno vivendo una stagione da incubo, lontana anni luce dagli obiettivi prefissati ad agosto. Un cambio di allenatore, da Giampaolo a Pioli, e diversi problemi tecnici in campo. Uno dei nomi maggiormente accostato al Diavolo è quello di Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese ha terminato la sua esperienza nel calcio statunitense ed è pronto per una nuova avventura. Le pretendenti non mancano: dal Bologna al Napoli fino alla Fiorentina. Quella di Ibra al Milan è più di una suggestione. E’ notizia già di ieri quella dei contatti tra Maldini, Boban e l’agente Mino Raiola. Le parti si riaggiorneranno la prossima settimana. L’idea dei rossoneri è, infatti, quella di avere Ibrahimovic a disposizione già a dicembre per riacquisire un certo ritmo. L’operazione non è semplice per vari motivi, tra i quali la durata del contratto e l’ingaggio. Il Milan vorrebbe 6 mesi con opzione, mentre l’idea di Ibra e Raiola sarebbe quella di 18 mesi. Resta complicato da sciogliere anche il nodo ingaggio. Le richieste sono di oltre 6 milioni di euro, cifra assolutamente fuori portata, in questo momento, per le casse rossonere. Un giocatore che si rivelerebbe molto utile per la corsa salvezza, mentre sarebbe difficile da inserire in squadre che lottano per zone più nobile e alte della classifica. Visto che il Milan è invischiato nei bassifondi, Ibra sarebbe un valore aggiunto. Ma in caso l’operazione andasse in porto quali sarebbero i vantaggi e gli svantaggi per il Milan?

Ibrahimovic al Milan, i pro e i contro

Pro

  1. Esperienza – Sicuramente l’arrivo di Ibrahimovic porterebbe esperienza ad una squadra che, diciamoci la verità, ne ha poca. Aver militato in squadre come Inter, Milan, Barcellona, Psg, Manchester United dà un certo bagaglio di conoscenza del calcio, che pochi nella rosa del Milan attuale possono vantare.
  2. Carisma e peso nello spogliatoio – Ibrahimovic è il carisma fatto persona. Oltre all’esperienza manca un leader che sappia prendersi responsabilità, che alzi la voce quando serve, che guidi i compagni in campo. Da questo punto di vista Ibrahimovic sarebbe l’ideale per il Milan.
  3. Leader tecnico – Se dal punto di vista dell’esperienza e del carisma Ibrahimovic non si discute, stessa cosa si può dire dal punto di vista tecnico. Lo svedese è un attaccante fuori dal comune, uno di quelli capace di vincere da solo le partite. Sempre decisivo nelle sue esperienze in Italia, ma anche all’estero, parentesi di Barcellona a parte, ha sempre fatto sentire il suo peso.

Contro

  1. Età – Dal punto di vista anagrafico sorgono dei dubbi. Ibrahimovic ha 38 anni. Non è facile reggere certi ritmi ad un’età avanzata. Il Milan ha mostrato di voler puntare sui giovani sin dall’inizio della stagione, svecchiando la rosa. Ibrahimovic sarebbe una scelta controcorrente.
  2. Livello della MLS – Ibrahimovic arriva da stagioni giocate con la maglia dei Los Angeles Galaxy nel campionato statunitense. Non certo uno dei primi al mondo. I ritmi non sono quelli della Serie A, così come la competitività del campionato Usa. Giocare un Milan-Inter non è come giocare un Los Angeles Galaxy-Los Angeles F.C., con tutto il rispetto.
  3. Modulo – Pioli sta insistendo sul 4-3-3, modulo che Ibra ha assaporato solo nelle stagioni di Barcellona, non trovandosi esattamente a proprio agio. Lo svedese è abituato a giocare con un’altra punta a fianco, cosa che al Milan potrebbe non accadere.