“In campo fu partita vera, quella salvezza fu guadagnata. Il resto mi ha allibito”: Jeda racconta Bari-Lecce

L'ex attaccante del Lecce Jeda ha raccontato il famoso derby del 15 maggio 2011 contro il Bari, oggetto di indagine per calcioscommesse

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Il brasiliano Jeda ha girovagato l’Italia. Dal Vicenza al Crotone, dal Cagliari al Lecce, tantissime le esperienze nel nostro calcio. Proprio durante l’avventura in Salento, Jeda ha avuto a che fare con una partita passata poi alla storia: il derby del 15 maggio 2001, al ‘San Nicola’, contro il Bari. Quella gara è finita poi sotto indagine per calcioscommesse, ma Jeda ci tiene a ribadire che in campo fu battaglia vera. Questo il racconto dell’ex attaccante a ‘La Gazzetta del Mezzogiorno’: “Sono trascorsi nove anni e resto convinto che abbiamo conquistato la salvezza con i nostri mezzi, meritandola al termine di un ottimo campionato e di un derby vero, giocato con grande agonismo su ambo i fronti, a tratti molto spigoloso. Tutto ciò che è emerso in seguito mi ha lasciato allibito a livello di giustizia sportiva. Rammento la settimana precedente il derby. Eravamo ben consapevoli dell’importanza dell’incontro, in quanto, vincendo, avremmo centrato il doppio obiettivo di raggiungere la salvezza e di imporci in una contesa, che ha una grande valenza per la rivalità esistente tra le due piazze. Nell’ambiente c’era la giusta tensione, tanta voglia di fare bene e determinazione. Ero concentrato. Non vedevo i tifosi avversari che inveivano contro di noi. Non sentivo i loro insulti. Una volta in campo, abbiamo disputato un ottimo primo tempo, sfiorando il gol in 2-3 circostanze. Il Bari ha tenuto botta e siamo andati al riposo sullo 0-0. Poi abbiamo battuto un corner ed ho deviato la palla di testa, mandandola in fondo alla porta. È stata una gioia immensa per me, come per i compagni di squadra. Un gol per la nostra gente. Ho calciato in diagonale, dopo una bella combinazione tra Mesbah e Di Michele, la sfera sarebbe terminata sul palo o di poco fuori, ma stava comunque andando verso la porta. Il difensore avversario l’ha impattata in scivolata, battendo il proprio portiere. Rivivendo nella mia mente l’episodio e rivedendolo in video, non capisco come possa essersi trattato, stante la dinamica, di un qualcosa di intenzionale. Ma è solo il mio parere”.

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