De Laurentiis show: “Niente vacanze per i politici, dove li hanno presi questi geni del CTS?” E si arrabbia con la Uefa

De Laurentiis fiume in piena: il presidente del Napoli se la prende col Comitato Tecnico Scientifico su ripresa e stadi e si arrabbia pure con la Uefa

CalcioWeb

Come sempre a ruota libero il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis. Il numero uno del club azzurro ha parlato ai giornalistI prima di entrare nell’hotel a Milan in cui è in programma l’Assemblea di Lega Serie A. Numerosi gli argomenti trattati, dalla folle ripresa il 12 settembre alla riapertura degli stadi passando ai limiti (a detta sua) del Comitato Tecnico Scientifico. Queste le sue parole.

IL COMITATO – “Ribadisco, il prossimo campionato non può iniziare il 12 settembre, ma innanzitutto dobbiamo sapere se si riaprono o no gli stadi, se si continua a fare finta di nulla. Secondo me non ci dovrebbero essere le vacanze per i politici questa estate. Poi abbiamo questi geni del comitato (scientifico, ndr), non so dove li abbiano presi. Basterebbe che le venti società facessero causa per un miliardo a questi signori e accadrebbe lo scandalo. Sono capoccioni perché sono grandi cervelli o perché sono solo cervellotici che non si sanno prendere le responsabilità? O il paese riprende o fallisce. Ora non siamo solo sotto schiaffo ma sotto terra, se ci vogliono mettere anche una lapide sopra…”.

LA RIPRESA “Gravina a me ha sempre detto che è una follia partire il 12 settembre perché ci sono le partenze a fine agosto per le nazionali e le società più importanti, senza i quali il campionato di Serie A non verrebbe preso in considerazione, impegnate non si sa fino a quando in Europa League e Champions League. E poi dobbiamo dare almeno dieci giorni di riposo ai calciatori. Quando poi facciamo il ritiro preparatorio? Il problema è che gli impiegati devono fare gli impiegati e gli imprenditori devono fare gli imprenditori. La politica deve seguire gli imprenditori, perché la politica se non pensa all’economia farà sempre acqua”.

BARCELLONA-NAPOLI “Se hanno deciso che la Champions si fa in Portogallo e l’Europa League in Germania, possiamo anche noi per gli ottavi mancanti andare in quei Paesi, non riesco a capire come mai dobbiamo rimanere in una città che mi sembra presenti delle grosse criticità. E’ sempre una grande partita contro il Barcellona, la quarta in questa stagione. Ma la Uefa… Io telefono, parlo, chiedo ma è molto imbarazzante. Dalla Spagna arrivano grandi perplessità e paura e loro fanno gli gnorri. Cosa ci vorrebbe a dire basta, non si va a Barcellona ma in Portogallo, in Germania, a Ginevra. E’ come se stessimo a scuola, alla Uefa non c’è nessuno che sa fare impresa, coi soldi nostri poi. E’ un’altra assurdità”.

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