Una figura barbina. Ingiustificabile. De Laurentiis è stato scoperto. Predica da settimane, sembra(va) anche credibile. Nell’ultimo duro intervento se l’era presa con il premier Conte. E ora? Ora fa il tampone, sa di poter avere il Covid (perché presentava sintomi) e cosa fa? Si presenta felicemente all’Assemblea di Lega, insieme ad altre 50 persone, non indossa la mascherina e trascorre la giornata senza preoccupazioni. Discute insieme agli altri, mangia insieme agli altri e incontra i giornalisti a fine riunione. Ma, soprattutto, giustifica il suo malessere (evidentemente visibile) con una “indigestione di ostriche“, così come rivela Repubblica.
Quale esempio si vuole dare? Sì, il punto è proprio questo. Perché il problema non è soltanto legato al possibile focolaio che adesso può venirsi a creare (ma in questo caso si attendono i risultati dei tamponi agli altri prima di sbilanciarsi in facili allarmismi), ma soprattutto all’immagine che il calcio italiano fornisce al paese, alle persone, ai tifosi. Sì, è il comportamento di una sola persona, ma è lo specchio della Lega, del calcio in generale. De Laurentiis è uno di quei presidenti che da mesi, attraverso dichiarazioni pubbliche, mostra i denti e alcune volte si pone anche controcorrente, ben consapevole di essere spesso impopolare e oggetto di critiche. Si aspetta così da lui, quantomeno, un comportamento rispettoso e corretto almeno di quelle regole base che si raccomandano alla gente.
L’ultimo tema sollevato era quello della riapertura degli stadi. Lui è stato tra i primi a farlo, con dichiarazioni scomode e frecciate. Col tempo, in tanti hanno iniziato ad appoggiarlo, tra sindaci, presidenti, calciatori, allenatori, governatori e chi più ne ha più ne metta. Si raccomanda un protocollo chiaro, controlli serrati e ingressi limitati, nel massimo del rispetto e della sicurezza. E poi? E poi si cade in queste figuracce. Non è questo l’esempio da dare a quei tifosi che dovrebbero essere educati e responsabilizzati già da ora per un’eventuale riapertura. Autogol, De Laurentiis. E anche bruttino…