Tomori e l’arbitro Siebert, 6 anni dopo: il precedente del 2016 manda su tutte le furie il difensore | VIDEO

Continuano le polemiche sull'arbitraggio di Siebert nel match tra Milan e Chelsea: il retroscena sul difensore Tomori
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Tomori-Siebert, 6 anni dopo. Il riferimento è al difensore del Milan e all’arbitro della partita della quarta giornata di Champions League contro il Chelsea, gara fondamentale per il passaggio del turno agli ottavi di finale. Ma riavvolgiamo il nastro. La squadra di Stefano Pioli, reduce dalla sconfitta dello Stamford Bridge non può sbagliare: l’avversario di turno è ancora il Chelsea, una squadra molto forte dal punto di vista tecnico ma reduce da un rendimento altalenante e da un cambio di allenatore.

La classifica del girone è cortissima, Salisburgo e Dinamo Zagabria sono nettamente inferiori ma la Champions League non è nuova a sorprese. Il Milan si presenta a San Siro con l’entusiasmo a mille dopo il successo nel big match di Serie A contro la Juventus. Il pubblico è quello delle grandi occasioni. Pronti, via ed il ritmo è subito altissimo. Al 18′ arriva l’episodio che decide il match: ‘imbucata’ per Mount, il difensore Tomori è un po’ in ritardo. Il difensore del Milan trattiene leggermente l’avversario, ma non condiziona in modo netto la corsa dell’inglese. Tomori appoggia la mano sulla spalla di Mount, il calciatore del Chelsea riesce anche a calciare in porta e trova la respinta di Tatarusanu, nel frattempo crolla a terra.

L’arbitro Siebert, con troppa fretta, fischia il calcio di rigore e l’espulsione di Tomori. Il provvedimento nei confronti del difensore del Milan è troppo eccessivo, la partita è stata condizionata dopo appena 18 minuti e il Milan non ha avuto la forza di riequilibrare il risultato. Il Var non può intervenire. Una volta sanzionato il fallo del milanista il cartellino rosso è stato “automatico”: come conferma il regolamento la sanzione con un cartellino giallo di un fallo commesso contro un avversario in possesso di una chiara occasione da gol è prevista soltanto quando l’intervento del difensore è “genuino”, fatto cioè cercando e potendo prendere il pallone, pur senza riuscirci. Quindi da protocollo Var non si era in presenza di un chiaro errore. La partita si chiude sul punteggio di 0-2 con il raddoppio di Aubameyang.

Il rapporto tra il difensore Tomori e l’arbitro Siebert non è sempre stato dei migliori. E’ infatti emerso un retroscena, è tornato alla ribalta un episodio del 2016. E’ la finale di Youth League tra Psg e Chelsea. L’arbitro è… Siebert e in campo c’è un giovanissimo Tomori.

Il Chelsea vince con il risultato di 1-2: vantaggio dei Blues proprio con Tomori, al 58′ il pareggio di Meite e al 61′ la marcatura del definitivo successo di Palmer.

La partita ha scatenato polemiche anche per un episodio al 10′, subito dopo il vantaggio di Tomori. Un calciatore del Psg scatta sul filo del fuorigioco, proprio Tomori è in rimonta e prova ad ostacolare l’avversario. Il contatto non sembra esserci, anzi l’avversario accentua la caduta. L’arbitro Siebert fischia un calcio di rigore (poi sbagliato) e sventola il cartellino giallo al difensore Tomori, anche in questo caso il provvedimento è troppo severo. Si tratta di un episodio molto simile a quello della sfida di San Siro e che conferma il rapporto a dir poco complicato tra Tomori e Siebert.

Il Milan dovrà conquistare la qualificazione nelle prossime due giornate contro Dinamo Zagabria e Salisburgo. Poi tutti collegati per il sorteggio con un chiaro obiettivo: evitare le big e… l’arbitro Siebert. Vero Tomori?

Al minuto 1:09 del video l’episodio del 2016 e il primo calcio di rigore fischiato contro Tomori.