Juve Stabia-Reggina, i precedenti. Amaranto vittoriosi tre volte a Castellammare

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Neanche il tempo di godersi la vittoria ai danni dell’Ascoli che torna il campionato con il turno infrasettimanale in cui la Reggina sarà impegnata sull’ostico campo della Juve Stabia. I campani, a quota 15 punti, frutto di 4 successi, 3 pari e 4 sconfitte, sono alle porte della zona play off e provengono dallo stop in casa della capolista Sassuolo, maturato soltanto al 90′ e in doppia inferiorità numerica.

Sono nove i precedenti tra Juve Stabia e Reggina, più una semifinale play off, e il bilancio è leggermente a favore degli stabiesi. Le vespe hanno collezionato quattro vittorie, più quella ottenuta nel suddetto spareggio promozione, così come gli amaranto si sono imposti tre volte, in due occasioni invece è uscito il segno X.

Il primo incrocio risale alla lontana stagione 1931/1932 e arride alla Reggina, che supera di misura, grazie alla rete di Mario Lomello, la compagine di casa, che ai tempi si chiamava Stabia Sporting Club.

“Campania felix” per i colori amaranto anche nel secondo scontro, avvenuto sedici anni più tardi, nel torneo di serie C 1948/1949. L’undici guidato da mister Rossetto infatti espugna Castellammare in virtù del centro di Sperti.
L’anno dopo arriva il primo successo della Juve Stabia, che piega la Reggina allenata da Perucchetti con il più classico dei risultati, 2-0. La formazione stabiese bissa questa affermazione l’anno successivo, annata 1950/1951, seppur questa volta si impone di misura, 1-0, e a fine stagione vola per la prima volta, aggiudicandosi lo spareggio contro il Foggia, in serie B.

Quattro stagioni più tardi, stavolta nella quarta serie edizione 1955/1956, gli amaranto schiantano le vespe con un pesante 1-3, firmato dai goal di Leoni, Alberto Gatto e De Vito, con il collettivo di mister Oronzo Pugliese che a fine stagione, dopo il doppio spareggio contro il Pescara, festeggia la promozione in serie C.

Le strade di Juve Stabia e Reggina si dividono per trenta anni e si ricongiungono nella stagione 1985/1986, in serie C2. E’ la prima giornata di campionato e la neo retrocessa Reggina di Pino Caramanno parte con il piede sbagliato perdendo 2-0, i campani archiviano la pratica nei primi 37’ con le marcature di Tognarini e Prima, tuttavia a fine stagione centra l’immediato ritorno in C1.

La sfida  ritorna nella prima metà degli anni Novanta, questa volta in serie C1. E’ l’annata 1993/1994 e il complesso guidato dal tecnico Enzo Ferrari ottiene in Campania, all’undicesima giornata di andata, un pari, la partita finisce infatti 0-0.

A fine campionato la Reggina, seconda dietro al promosso Perugia dei record, si gioca il salto in serie B ai play off, novità introdotta per la prima volta proprio in quella stagione. La compagine dello Stretto in semifinale deve vedersela contro la quinta classificata, la Juve Stabia appunto, che aveva concluso la regular season a ben 14 lunghezze di distanza dalla Reggina. Ma i valori emersi durante il torneo vengono clamorosamente sovvertiti nella sfida di andata. Il 5 giugno 1994 le vespe si impongono per 2-0 grazie alle marcature di Talevi al 25’ e dell’ex amaranto Lunerti al 46’, ipotecando così la finale, poi persa con la Salernitana, visto che il ritorno a Reggio Calabria si concluderà con un’inutile vittoria amaranto per 3-2.

L’anno dopo i ragazzi di Zoratti si presentano a Castellammare all’ottava di ritorno e stavolta matura un pareggio, per 1-1. Gli amaranto, che a fine annata voleranno in serie B, sbloccano il punteggio al 27’ grazie alla rete del difensore Marco Carrara, i campani rispondono ad inizio ripresa ed impattano con Bertuccelli.

Dello scorso campionato l’ultimo precedente. La Reggina si ripresenta in Campania a distanza di diciassette anni. E’ l’anticipo della ventottesima giornata, la formazione di Gregucci,dopo tre vittorie di fila vuole continuare la rincorsa play off anche al “Menti”,ma  è costretta chinare il capo al copsetto delle vespe di Braglia. Padroni di casa avanti al 27’ per merito del colpo di testa del brasiliano Mezavilla, tutto solo davanti a Zandrini. Il raddoppio arriva al 52’, quando Sau capitalizza al massimo un contropiede. Gli amaranto riaprono l’incontro al 66’ allorché Freddi di testa raccoglie un calcio di punizione dalla sinistra di Viola, ma, nonostante alcuni tentativi delle vespe di chiudere il match ed il colpo di testa dell’amaranto Angella neutralizzato da Seculin, la partita termina 2-1.

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