Via il calciomercato da Milano: la sede delle trattative cambierà, niente più Ata hotel

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atahotelVia il calciomercato da Milano. L’ipotesi e’ seria, concreta. Via la sede dell’Atahotel Executive nel capoluogo meneghino, considerata inadeguata, caotica. La proposta e’ non solo cambiare la sede delle trattative, ma rendere il calciomercato itinerante, spostando di volta in volta la sede ufficiale delle trattative nelle varie citta’ italiane. La proposta e’ arrivata tempo fa dall’Associazione ”Avvocaticalcio”, presieduta dal procuratore Claudio Pasqualin. Una novita’ di portata storica, passata, tuttavia, in sordina. Ad oltre due mesi dalla proposta, infatti, non ci sono state concrete novita’. Calciomercato.com ha contattato in esclusiva Claudio Pasqualin proprio per fare il punto della situazione. ‘Siamo in una situazione paradossale, – afferma Pasqualin – perche’ la nostra proposta di spostare il calciomercato dall’attuale sede e da Milano e’ stata accolta con favore da tutti, ma di concreto non c’e’ ancora nulla. Stiamo fremendo perche’ i tempi stringono. Il nostro obiettivo e’ cambiare la sede sin da questa estate’. Perche’ allora non se n’e’ fatto ancora nulla? ”Perche’ l’Adise (l’associazione dei direttori sportivi), che organizza il calciomercato su delega delle Leghe di Serie A e B e della Federazione, si e’ chiusa in un silenzio ostinato. Riguardo l’attuale sede, c’e’ il coinvolgimento di altre strutture private, ma e’ tutto in mano all’Adise. Senza il loro apporto nulla puo’ muoversi. Noi stiamo aspettando, ma i tempi stringono”. Quindi l’Adise non e’ d’accordo? ”Assolutamente no! E’ questo il paradosso. L’Adise ha appoggiato da subito e con convinzione la nostra proposta. Poi pero’ non abbiamo piu’ avuto notizie”. Perche’ via il calciomercato da Milano? ”Il calcio sta cambiando. La stessa figura degli agenti e’ in discussione, quindi occorre ridare a cio’ che ruota attorno al calcio una dimensione moderna. Il calciomercato e’ una calamita mediatica forte: grande attenzione da parte della stampa e del pubblico, in alcuni casi anche spettacolarizzazione. Non e’ possibile operare in una sede caotica, inadeguata”. Cosa proponete? ”La nostra proposta e’ rendere il calciomercato itinerante: girare l’Italia collocando la sede in strutture adeguate, come i poli fieristici, ma anche le classiche strutture alberghiere, purche’ dotate di tutti i servizi. A partire dai parcheggi. Dare al calciomercato il giusto risalto in un mondo del calcio che vede alcune figure svilirsi. Abbiamo il favore di tutte le associazioni, comprese le Leghe di A e B. Inoltre assieme a questa riforma vogliamo far terminare il mercato prima dell’inizio dei campionati, in modo da non mischiarlo all’attivita’ agonistica. Anche in questo abbiamo il sostegno di tutte le istituzioni. Ecco perche’ mi chiedo cosa aspetta l’Adise a rendere operativa questa riforma epocale”.