L’attuale Presidente dell’Uefa Michel Platini è stato uno dei migliori giocatori della storia del calcio. Il suo palmares parla chiaro: tre Palloni d’Oro, un Europeo, una Coppa dei Campioni, una Coppa Intercontinentale, una Supercoppa Europea, una Coppa delle Coppe, due campionati italiani, una Coppa Italia, un campionato francese ed una Coppa di Francia.
L’Inter lo aveva tra le mani, come lui stesso ha rivelato in un’intervista di qualche anno fa rilasciata a Sky: “avevo firmato per l’Inter nel 1977, ma poi le frontiere sono rimaste chiuse. Quando le hanno riaperte, avevo un contratto con il Saint Etienne, ma quando ho potuto venire alla Juventus, per onestà ho chiamato l’Inter, dicendo che ero sul punto di firmare con la Juve: “Ho dato la mia parola quattro anni fa a voi, se mi volete sono sempre disposto”. Mi hanno detto che avevano già preso due giocatori e che, dunque, ero libero di fare quello che volevo”.
E così che, molto superficialmente, l’Inter si è lasciata sfuggire un giocatore straordinario che ha fatto le fortune della Juve.
Come disse Alessandro Mazzola, Le Roi visitò anche Appiano: “Lo portai in sede. Sul campo incontrammo Bersellini e il suo vice Onesti. Quando l’allenatore ci vide in lontananza, mi scrutò a lungo. Poi, ad allenamento finito, si avvicinò. “Sandro, sarà mica un nuovo acquisto, il ragazzo che ho visto”. “No mister, non si preoccupi”. “Ragazzi, così non va. Mi portate sempre della gente impresentabile. Questo ha il sedere da sposa e i piedi piatti”.