La vittoria contro la Sampdoria non ha mascherato il nervosismo in casa Juventus: l’eliminazione di Madrid continua a fare male e rischia di lasciare strascichi pesantissimi sul cammino dei bianconeri in stagione. Lo scudetto è certamente più vicino, ma non è tutto oro quello che luccica: i 6 punti di vantaggio con il Napoli non sono particolarmente rassicuranti, soprattutto in una condizione di tale nervosismo in casa bianconera. Domani c’è una partita delicata a Crotone, poi lo scontro diretto di Torino. Poi la Juventus andrà in trasferta a San Siro sul campo dell’Inter ancora in corsa per la Champions, e il 13 maggio ancora una trasferta difficile all’Olimpico contro la Roma che avrà disperato bisogno di punti anche nella penultima giornata. Il calendario del Napoli è molto più semplice, già a partire da domani. La partita di Crotone per la Juve non sarà una passeggiata, anche perchè senza Pjanic e al 3° match in 7 giorni ci potranno essere ripercussioni anche atletiche. Il Crotone è una squadra ostica, soprattutto in casa: lo Scida è il fortino dei pitagorici che hanno già conquistato tra le mura amiche 5 vittorie e 4 pareggi. A maggior ragione adesso che la squadra di Zenga ha disperato bisogno di punti per conquistare la seconda miracolosa salvezza consecutiva in serie A, metteranno in campo tutto quello che hanno (e anche di più) per strappare almeno un pareggio alla capolista. Per la Juve, sarà pesante l’assenza dell’infortunato Pjanic (salterà anche il big match con il Napoli) e Allegri sembra intenzionato a schierare Betancur, rimaneggiando ulteriormente la formazione con un po’ di turn-over in vista della partita di Domenica sera allo Stadium.
Il 9 Maggio, proprio 4 giorni prima della trasferta di Roma in campionato, ci sarà la finale di Coppa Italia (sempre all’Olimpico di Roma) con il Milan di Gattuso, che ha già dimostrato a Torino poche settimane fa di potersela giocare alla pari. Ecco perchè dopo l’eliminazione dalla Champions e la sconfitta d’inizio stagione in Supercoppa con la Lazio materializza gli incubi di un anno a “zero tituli” per la Juventus. Sarebbe la prima volta dopo molto tempo e sarebbe clamoroso, visto l’abisso di valori tra l’organico bianconero e quello di tutti gli altri club della serie A.
Lo spogliatoio è già una polveriera. Buffon, dopo la brutta figura delle clamorose dichiarazioni post-Madrid, non vuole smettere ed è intenzionato a proseguire altrove. Allegri dovrebbe andare in Premier e bisognerà individuare un nuovo allenatore per iniziare con un altro ciclo. In difesa anche Barzagli è ormai ai titoli di coda di una (grande) carriera, e la Juve perderà a parametro zero Asamoah e Lichtsteiner. Rimarranno Chiellini, Benatia, De Sciglio e Rugani, arriverà Spinazzola e si punta a Darmian. Potrebbero partire anche Alex Sandro e Höwedes. Il portiere sarà Szcz?sny, è evidente che bisognerà ricostruire il reparto più importante su cui il club bianconero ha costruito tutte le ultime vittorie.
A centrocampo è praticamente certo l’addio con Khedira, Marchisio e Sturaro, e se arriverà l’offerta del PSG per Pjanic partirà anche lui. Anche qui sarà rivoluzione.
In attacco potrebbero partire Cuadrado, Mandzukic e Dybala, mentre rimarranno Higuain, Douglas Costa e Bernardeschi. In base alle cessioni, saranno importanti gli acquisti anche alla luce delle richieste del tecnico. Tutte queste incognite sul futuro non possono che pesare anche sul presente di una squadra alla fine di un ciclo che a Madrid ha subito lo schiaffo peggiore nella partita migliore degli ultimi 4 anni. Un episodio che rischia di condizionare in modo molto pesante tutto il finale della stagione.