Napoli, De Laurentiis: “Il San Paolo è morente. Il tetto e la legge sugli stadi da rifare”

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Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, intervenendo al telefono ad un convegno sulle Universiadi di Napoli 2019, ha parlato delle condizioni in cui versa lo stadio San Paolo: “Il San Paolo soffre di un radicale e sbagliato imbruttimento avvenuto nel ’90 quando miliardi di lire vennero spesi male, peggiorando uno stadio che era bellissimo e aveva anche 100.000 spettatori. Questo stadio oggi è morente“. De Laurentiis ha sottolineato che “grazie alla Regione sono stati investiti ora 25 milioni di euro e i lavori si stanno facendo in piena collaborazione con Comune e con noi. Certo, io fossi stato nel Comune di Napoli avrei previsto la pista di atletica altrove”.

De Laurentiis ha anche chiarito che “quando dico che il San Paolo è un ‘cesso’ non voglio offendere la città ma dire che la città ha subito il peggioramento dello stadio per colpa di qualcuno che negli anni ’90 si è forse pure messo in tasca soldi. Ma purtroppo a Napoli si vive alla giornata, è una realtà che conosco bene perché vengo da una famiglia napoletana che fortunatamente si è affrancata andando via dall’Italia”. Il patron azzurro ha poi promesso di migliorare lo stadio: “Sto studiando con il capo di gabinetto del Comune Auricchio, che è una valida persona dell’amministrazione, per firmare la nuova convenzione e poi vedere come migliorarlo ulteriormente. Penso ad esempio che andrebbe smontata la copertura, magari con l’aiuto dei cinesi e crearne una nuova. In generale lo stadio va vivisezionato, va studiato come portarci le persone perbene, le famiglie, i bambini. Ma è un problema di tutta Italia per questo Salvini, che ha preso una percentuale cospicua di voti, dovrebbe rimettere mano alla legge sugli stadi, sburocratizzandola”.

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