“Guidare l’Under 21 non mi spaventa. Non ho alcun tipo di problema. Sono trent’anni che faccio questo lavoro, il mio è stato un percorso molto lungo ma forse ora per la prima volta sono nella situazione di guidare una macchina di un certo livello“. Queste le prime parole del nuovo Ct dell’Under 21, Paolo Nicolato.
“Darò quello che ho dato finora – prosegue – avrò a disposizione un’annata giovane e mi auguro di proseguire il grande lavoro fatto da Di Biagio, al quale va la mia affettuosa stima. E’ una figura che abbiamo avuto modo tutti di apprezzare non solo all’ultimo Mondiale U20 ma anche per le sue qualità umane e professionali. La nomina di Nicolato rientra in un progetto di crescita di tutto il movimento giovanile delle nostre nazionali, abbiamo voluto dare continuità e puntare su un allenatore che dovrà accompagnare il processo di crescita dei nostri ragazzi. Ha la stima e la fiducia della federazione“.
“L’obiettivo principale è preparare i ragazzi ad essere pronti per rispondere a una chiamata da parte del nostro Ct Roberto Mancini, siamo molto consapevoli di questo compito vitale che abbiamo. Il mio obiettivo a livello individuale è la massima collaborazione con il Ct, mettere sul campo concetti e principi riconoscibili che possano essere utili. Questo viene prima delle vittorie, poi nel contempo la volontà è anche quella di raggiungere obiettivi di squadra. Ma la sinergia con Mancini deve essere totale, e lo è. Cercheremo di preparare giocatori funzionali al progetto della nazionale A. Vincere fa piacere a tutti ma non è semplice, soprattutto in un contesto come quello del calcio giovanile che non ci vede al momento ai massimi livelli. Dobbiamo sicuramente migliorare nella qualità ma soprattutto nei numeri e abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti, anche delle squadre di club. Poi vincere non è mai facile ma la continuità nei piazzamenti forse è anche più difficile della singola vittoria“.
“Kean e Zaniolo? Tutti dobbiamo crescere e tutti facciamo errori, loro senz’altro ne hanno fatti alcuni, sono ragazzi e non si può gettare la croce addosso ai ragazzi. Con Mancini ancora non abbiamo ancora deciso, è presto per parlarne, sono due giocatori che conosco molto bene, al momento opportuno faremo le valutazioni tecniche. Non credo ci saranno problemi, certamente la linea della Nazionale sul piano comportamentale è però precisa, bisogna adattarci a questa linea“.