Scandalo scommesse in Lega Pro, tre arresti per partite truccate: c’è anche un calciatore [DETTAGLI]

Un nuovo scandalo scommesse scuote il mondo del calcio, a darne notizia è Repubblica: nel mirino alcune partite di Lega Pro, coinvolto un calciatore

CalcioWeb

L’ennesimo scandalo scommesse scuote il mondo del calcio. E’ Repubblica a dare notizia questa mattina dell’arresto di tre persone da parte della polizia postale. Il motivo? Frode in competizione sportiva nell’ambito di un’inchiesta della Procura distrettuale di Catania. Nel dettaglio, più specificatamente si tratta di partite di Lega Pro. L’operazione, denominata “Corner Bet”, secondo le indiscrezioni vedrebbe coinvolto anche un calciatore del Foggia (attualmente in Serie D), che nella scorsa stagione militava nel Bisceglie, nel raggruppamento meridionale di terza serie. A tal proposito, le indagini sono state eseguite anche su scommesse fatte su gare della squadra pugliese. Sono in corso perquisizioni e sequestri.

In particolare, i primi due indagati, al fine di ottenere un profitto dalle vincite di scommesse sportive, avvalendosi della collaborazione del terzo indagato, l’ex calciatore del Bisceglie, si sarebbero adoperati per alterare talvolta l’esito delle partite, talvolta il numero dei “corner” e talvolta il numero delle espulsioni dei giocatori. Queste ultime due tipologie di scommesse erano compiute su eventi che, a differenza del risultato finale dell’incontro, sarebbero passati inosservati. Tra l’altro le stesse scommesse venivano compiute su piattaforme da gioco estere al fine di eludere eventuali indagini. Almeno tre gli incontri calcistici dello scorso campionato in cui è stato accertato l’interesse degli arrestati: Trapani-Bisceglie, Rende-Bisceglie e Bisceglie-Sicula Leonzio.

I tre indagati sono un 39enne titolare di un centro scommesse, un 39enne dipendente di una ditta privata e un calciatore di 29 anni. L’indagine del Compartimento Polizia Postale di Catania trae origine dalla denuncia del titolare di una agenzia di scommesse di Catania che lamentava la sottrazione di migliaia di euro da alcuni suoi conti gioco on-line tramite accessi abusivi informatici da parte di ignoti.

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