“Scusa Ameri, sono Ciotti” o “Clamoroso al Cibali” sono alcune delle frasi più celebri nate all’interno di Tutto il calcio minuto per minuto e che sono entrate nel lessico di tutti i giorni. Era il 10 gennaio 1960 e nel primo pomeriggio di domenica prese ufficialmente il via uno dei programmi più importanti della Radio italiana. Nasceva, negli studi Rai di Milano, Tutto il calcio minuto per minuto, forse il più importante perché ha attraversato generazioni, ha resistito ai cambiamenti e ha accompagnato l’evoluzione della storia sportiva e sociale d’Italia diventando il programma più longevo dell’etere italiano.
La radiocronaca è ormai un “oggetto” di culto. Pochi ormai coloro che seguono le partite alla radio. La trasmissione prevede in origine il collegamento da quattro campi, per il solo secondo tempo, mentre gli altri risultati vengono aggiornati dallo studio centrale dove per ventotto anni, un record, le operazioni saranno dirette da Roberto Bortoluzzi. Non ci sono interruzioni per i gol, un protocollo che toccherà ad Ameri stravolgere tre mesi dopo, da Milano, per segnalare una rete di Pedro Manfredini in Inter-Roma 1-3. Una trasmissione che si ascoltava ovunque: dalla macchina ai pullman fino a casa. Oggi che la radio è stata soppiantata dalla tv, gli appassionati invece di portarsi in tasca la radiolina restano a casa davanti allo schermo. Forse anche per questo la radio sta diventando demodé.
Anche per questo Rai Radio1 si prepara a celebrare l’anniversario con una grande festa (Buon compleanno Tutto il Calcio. Una storia lunga 60 anni) che si terrà oggi 10 gennaio 2020 dalla sala A degli studi Rai di via Asiago 10 in Roma dalle 21:00 alle 23:30. Con Filippo Corsini al microfono, affiancato da Savino Zaba e da Ludovica Mantovani, presidente del Consiglio Direttivo della Divisione Calcio Femminile della Figc, ripercorreremo la storia del programma attraverso le voci dei conduttori e dei radiocronisti più celebri, ed ancora, l’intervento dei protagonisti, degli addetti ai lavori, di calciatori, allenatori e dirigenti del calcio italiano e anche con un po’ di musica.