Olanda, allo stadio per il “gioco del silenzio”: urla e canti sono vietati

La nuova idea in programma in Olanda per riaprire gli stadi tra qualche mese prevede il divieto di urla e canti da parte dei tifosi
CalcioWeb

Da piccoli, a scuola, si era soliti partecipare al “gioco del silenzio“. Pratica nata, ovviamente, per fare in modo che tutti i bambini evitassero di fare baccano. E in uno stadio si può fare baccano? Di norma sì. Anzi, il problema è se non lo si fa. Chi tifa? Come si incita la propria squadra? Eppure c’è il serio rischio che anche allo stadio si partecipi al “gioco del silenzio”?

Perché questa premessa? Per la nuova idea in programma in Olanda, tra i campionati europei a fermarsi completamente dopo l’emergenza Coronavirus. Torneo concluso in anticipo, si dovrebbe ripartire a metà settembre con gli impianti riaperti, seppur per un terzo. Ma la nuova proposta del premier Mark Rutte, espressa in una conferenza stampa, è quella di un tifo “soft”. Silenzioso, senza urla né canti.

“Se negli stadi si canta, allora è semplice: poi si richiudono – le parole riportate da RepubblicaSe urli o canti rumorosamente, le possibilità di diffusione del virus sono molto alte. So che sembra terribile, ma tutte le ricerche dimostrano che in situazioni come questa il virus si trasmette rapidamente”.

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