Schiera i 2003 perché ha 6 positivi al Covid, ma alla fine il Rostov ne prende 10: “Guardiamo il lato positivo”. Siete sicuri?

Il Rostov, nonostante il 10-1 per via dei tanti 2003 in campo dopo i 6 positivi al Covid, preferisce guardare il lato positivo. Ma conviene?
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Difficile guardare il lato positivo. Specie se, di positivi, ne hai ben 6 in squadra e sei costretto a giocare coi 2003 per evitare di perdere a tavolino. E’ quanto successo al Rostov, in Russia, che ha riscontrato alcuni calciatori contagiati dal Covid-19 e ha fatto richiesta al Sochi di rinviare la sfida. Alla proposta respinta, dentro i ragazzini. Risultato? 10-1. Ma, in un comunicato, il club ha voluto fare chiarezza.

“Cari amici – si legge – molti sostenitori del nostro club non riescono davvero a capire la gara di oggi sia potuta finire 10-1. Noi lo spieghiamo. 6 giocatori del nostro club sono stati infettati dal coronavirus e quindi l’intera squadra ha dovuto essere messa in quarantena. Il Sochi ha rifiutato la nostra richiesta di rinviare la partita e questo è esattamente il motivo per cui questi giovani giocatori di età compresa tra 16 e 19 anni hanno dovuto giocare il match. Il punteggio è stato probabilmente sconvolgente, tuttavia, vogliamo che tu rimanga il lato positivo! Prima di tutto, il nostro portiere di 17 anni, Denis Popov, ha realizzato 15 (!!!) parate mozzafiato, nuovo record della Premier League Russa! Denis ha rubato assolutamente la scena oggi e ha ottenuto il suo meritato premio Man of the Match! Un altro momento importante il gol di Roman Romanov, a 17 anni il più giovane a segnare nella storia del nostro club”.