Serie A a 18 squadre? Scaroni: “adesso carico di partite insopportabile”

Il calcio italiano valuta la riforma dei campionati e la Serie A a 18 squadre: le parole di Paolo Scaroni

CalcioWeb

Un argomento caldissimo nel mondo del calcio è quello della riforma dei campionati e la Serie A valuta il ritorno a 18 squadre. La notizia ha scatenato motivi di discussione e soprattutto le proteste dei piccoli club. “Noi vediamo due disallineamenti tra le istituzioni e gli interessi dei club. Il primo è tra la Lega nel suo insieme e la federazione. Noi della Lega Serie A che finanziamo l’intero gioco del calcio italiano abbiamo il 12% del potere all’interno della Federazione. Questa è un’anomalia, frutto della legge Melandri, che ci crea un senso di frustrazione perenne.

La nostra voce all’interno della Figc è flebile mentre dovrebbe essere forte, fortissima, visto che paghiamo tutti i conti del calcio italiano”. Sono le dichiarazioni del presidente del Milan Paolo Scaroni, ospite di Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1, con riferimento allo scontro tra Lega Serie A e Figc.

Paolo Scaroni
Foto di Matteo Bazzi / Ansa

“Il secondo disallineamento è stato impropriamente definito tra piccole e grandi squadre. In realtà noi club che giochiamo le competizioni internazionali, che abbiamo tanti giocatori chiamati dalle nazionali lamentiamo le troppe partite. I calciatori giocano le coppe europee, le partite della nazionale, la Coppa Italia e il campionato. Tutto questo porta a un carico di partite che diventa insopportabile e che è causa di tanti infortuni”.

Sul campionato a 18 squadre: “non so come funzionerà alla fine, verrà dibattuto oggi, mi auguro si arrivi a una soluzione. Lo abbiamo già avuto il campionato a 18 squadre, anzi lo ricordo anche a 16. Vogliamo evitare le troppe partite. Giochiamo troppo, è un tema anche per la salvaguardia dei nostri giocatori, che sono il nostro patrimonio. Non credo che un disallineamento condizioni l’altro, sono due tematiche diverse. La Lega deve contare di più all’interno della Figc, è un tema che riguarda tutti e che deve essere corretto”.

La posizione della Lega B

La tutela dei campionato nazionali: è l’obiettivo indicato nel direttivo della Lega Serie B dopo la riunione d’urgenza in attesa dell’Assemblea sulle riforme nel calcio.

Il direttivo si è riunito per discutere delle tematiche che riguardano gli equilibri tra le competizioni internazionali e nazionali, “da valutare anche alla luce dei principi solidaristico e di equa competizione espressi dalla recente sentenza della Corte di Giustizia Europea, delle riforme di sistema e delle proposte approvate alla unanimità dalla Lega B, fatte pervenire a tutte le componenti federali”.

Nella riunione “si è infine discusso dei rapporti con le altre leghe, nell’ottica di riuscire a condividere alcuni principi ispirati a soluzioni che la Lega B ha come obiettivo per il futuro, la valorizzazione e la crescita del calcio italiano”.

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