Bufera su Fabrizio Miccoli, il capitano del Palermo scivolato maldestramente sulle sue amicizie pericolose con il figlio del boss della Kalsa, Antonino Lauricella, detto ‘Scilluntuni’, e con il nipote di Matteo Messina Denaro. ‘Gioco pericoloso’ costatogli un avviso di garanzia per estorsione e accesso abusivo a un sistema informatico. Ma anche il ‘cartellino rosso’ di tifosi rosanero delusi dal ‘Romario del Salento’ che nei social network lo condannano per quelle frasi intercettate nelle quali definisce Giovanni Falcone “un fango”, insomma una feccia. “Ora ti scordi la Sicilia”, reagisce un tifoso sulla pagina Facebook di Miccoli, comunque in partenza, anche per l’insofferenza crescente di patron Zamparini legata proprio agli sviluppi dell’inchiesta. “Una feccia? Sei una merda”, gli urla una giovane. Un altro ci va giù pesante: “Muoiono uomini coraggiosi come Falcone, e campano dei vigliacchi come te. Ti dovrebbero cacciare dall’ Italia, schifoso che non sei altro, salvo che qualche nazione fosse disposta ad ospitare uno scarto della razza umana come hai dimostrato di essere, un troglodita arricchito, te ed i mafiosi come te”. Insopportabili, anche per chi quasi idolatrava con orgoglio la bandiera del Palermo, sono proprio quelle frasi del bomber captate dagli investigatori che era sulle tracce del boss. “Quel fango di Falcone“, cantavano nel dialogo captato, il calciatore e Mauro Lauricella (Intercettazione completa).
Reazioni anche dalla politca – ”Quanto emerge dalle intercettazioni dei dialoghi tra l’ex capitano del Palermo e Lauricella Jr. e’ semplicemente disgustoso. Palermo non e’ la citta’ di Lauricella, Riina e i Graviano: e’ la citta’ di Falcone, Borsellino, Giaccone, Agostino, Ianni’, Dome’ e moltissime altre vittime innocenti che la mafia l’hanno combattuta a viso aperto. Le dediche di Miccoli ai giudici uccisi dalla mafia oggi suonano come delle vere e proprie prese in giro. Andrebbe radiato dal mondo del calcio”. Lo dice Sonia Alfano, presidente della Commissione Antimafia Europea e dell’Associazione nazionale familiari vittime di mafia, commentando le intercettazioni in cui il calciatore definisce ”fango” il giudice Giovanni Falcone. ”Anche quella parte di tifoseria che ha continuato a idolatrare tale soggetto e ha utilizzato gigantografie e striscioni per dichiarargli vicinanza e stima, nonostante fossero note a tutti le indagini in cui era (ed e’) invischiato – aggiunge Alfano – ha una mentalita’ mafiosa. Se cosi’ non e’, allora prenda le distanze, pubblicamente, sia da Miccoli che dalla societa’, ancora ‘misteriosamente’ silente su queste vicende, che non sono una novita’ di oggi. Intorno al Palermo calcio, che per cio’ che rappresenta dovrebbe essere baluardo di legalita’ – conclude – continuano a svilupparsi, da anni, fatti a dir poco incresciosi. E il silenzio dei dirigenti non aiuta certo a cambiare l’immagine ormai compromessa di quell’ambiente”.
”Le parole di Miccoli su Giovanni Falcone sono sconcertanti, cosi’ come sono inaccettabili le sue frequentazioni mafiose”. Lo scrive su twitter il senatore Giuseppe Lumia, capogruppo del Pd in Commissione giustizia.