Dove gioca Bernardeschi? 25 anni e un’identità ancora da trovare: Mancini ‘copia’ Allegri, è il ruolo giusto?

Domani Bernardeschi potrebbe essere schierato come mezz'ala da Mancini: l'ennesimo ruolo di un calciatore che non riesce ancora a trovare la sua identità

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‘Tutto tutto niente niente’, il titolo di un film di Antonio Albanese del 2012. Che c’azzecca, direte voi? Tutto tutto niente niente sembrerebbe descrivere al momento la situazione di Federico Bernardeschi. Tutto tutto niente niente che, in ambito calcistico, potrebbe avvicinarsi ad un più semplice ‘tutti i ruoli, nessun ruolo’. Ebbene sì, il centrocampista (o attaccante?) della Juventus e della Nazionale ha praticamente giocato in qualsiasi posizione offensiva: trequartista, ala, seconda e prima punta. Non contento, ha ben deciso di iniziare ad occupare anche qualche posizione a centrocampo (mezza’ala). Ce lo ritroveremo mediano, terzino e, chissà, a fine carriera anche portiere?

A parte l’ironia, tanti esperti di calcio dicono non sia un bene se ad un calciatore non si riesce a trovare un ruolo stabile in campo. C’è chi li chiama Jolly, chi non li ‘ama’ più di tanto. Come, ci sembra di capire, Maurizio Sarri. Lo vede ‘lento’, lo ha detto pubblicamente, come ala. Per sua fortuna, l’ex Chelsea sta utilizzando il trequartista, Bernardeschi viene utilizzato in quella porzione di campo, ma con prestazioni alterne. Poco convincente al momento. Per Allegri, invece, era un Jolly. Spesso utilizzato come ala, poi trequartista e nel finale della scorsa stagione anche mezz’ala. E Mancini? Mancini lo ha fatto giocare addirittura come falso nueve in Nazionale, spostandolo poi sull’esterno. Con la Grecia, domani, sono alte le probabilità che giochi mezz’ala, ‘copiando’ così l’idea di Allegri. Nel 4-3-3 azzurro, infatti, non c’è trequartista, ma il ct italiano pare non voglia fare comunque a meno di un calciatore dal talento (e dal ruolo) ancora non completamente espresso. Già, perché questi due fattori rischiano di essere legati l’un l’altro. Che si muova però, il buon Bernardeschi, a dimostrare soprattutto continuità in qualche ruolo specifico, perché questa ‘sballottamento’ continuo non fa bene soprattutto a lui. Chi gioca in troppi ruoli, infatti, alla fine non gioca in nessun posto…