Al Via del Mare è Ibra show, lo svedese si prende gioco del Lecce tra grandi giocate e minacce: è 1-3!

Zlatan Ibrahimovic fa un po' quello che vuole: al Via del Mare trascina il Milan con una tripletta contro il malcapitato Lecce
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Sempre lui. Incredibilmente, meravigliosamente… no, non è Drogba, come gridava il buon Marianella ai gol dell’ex bomber del Chelsea. E’ di Ibrahimovic che si parla, ma la sostanza è la stessa. Un grande bomber che ancora una volta dimostra di non volersi mai fermare, nonostante la sua carta d’identità dica 38 anni. Lo svedese trascina il Milan a Lecce con una tripletta letale nell’anticipo di Serie A delle 12.30.

L’inizio al Via del Mare per i rossoneri, a dir la verità, è tutt’altro che semplice. Si comincia in salita, con il vantaggio dei padroni di casa. Calcio d’inizio, per i salentini, subito produttivo. Deiola lancia lungo per Lapadula. Kessie si accorge all’ultimo dell’attaccante e lo atterra goffamente: sono passati 20 secondi. Subito proteste dell’ivoriano, che pare riferire all’arbitro: “Non mi ero accorto del fischio, avevo i capelli davanti. Sono troppo lunghi, i parrucchieri erano chiusi in queste settimane e ora che hanno riaperto non ho avuto il tempo di andare a tagliarmeli”. Direttore di gara inflessibile. Dal dischetto si presenta Mancosu, ma la sua realizzazione dura un minuto: il tiro finisce sul palo destro, attraversa tutta la linea, palo sinistro e poi si insacca. In realtà, però, è autogol di Donnarumma. Il portiere, nell’esultare perché la sfera non è entrata, inciampa su un filo d’erba del rettangolo verde e spinge il pallone col piede in fondo al sacco. Il manto erboso non è stato sistemato a dovere dopo le settimane di assenza, ma tant’è, ormai la frittata è fatta.

Poi però, come detto, sale in cattedra Ibra. Stufo di continuare a perdere partite, inizia ad intimorire i difensori avversari: Che minchia guardi dice a Lucioni che lo guarda con aria sospetta ogni volta che si avvicina. Io ho mal di pancia quando guardo te, riferisce invece a Rossettini. Lo svedese ripropone due suoi vecchi interventi post partita di tanti anni fa. E funzionano. La retroguardia giallorossa va in bambola e in due minuti e già 1-2. Sono passati appena 3 minuti. Tutto questo, che sembra un’infinità, si è svolto in appena 3 minuti. Che storie! Poi Ibra si calma e torna tutto alla normalità. Tanto equilibrio, occasioni da una parte e dall’altra ma nessun gol. Fino al recupero. E’ il 93′ quando Conti mette in mezzo un pallone (non azzeccava un cross da due anni e mezzo) su cui si avventa lo svedese e insacca di potenza. 1-3. Finisce così. Riprende la marcia rossonera.



Questo racconto non corrisponde assolutamente alla realtà. E’ frutto della fantasia della nostra redazione. L’idea nasce per cercare di ‘alleggerire’ la mente dei lettori, nelle ultime settimane riempita soltanto da notizie negative. Noi di solito amiamo raccontare ciò che succede in campo e tutto ciò che lo circonda, e per questo vogliamo provare a farlo anche in un momento del genere. Con leggerezza e un po’ di ironia, provando a strappare qualche sorriso. Speriamo che l’iniziativa possa essere apprezzata da chi ci legge.