Rezza: “Non è possibile lockdown per più di 2-3 mesi. Ecco come sarà la fase 2. E sulla ripresa del campionato…”

Giovanni Rezza, direttore del dipartimento di malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità, a tutto campo su fase 2, vaccini, ripresa campionati
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Il direttore del dipartimento di malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità, Giovanni Rezza, è intervenuto ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format ‘I Lunatici’ parlando di numerosi aspetti legati alla fase 2 in partenza dal 4 maggio.

“In Italia stiamo meglio rispetto a uno o due mesi fa. Il numero di casi scende, diminuisce l’afferenza agli ospedali e la congestione delle terapie intensive. Resta ancora piuttosto alto purtroppo il numero dei decessi. Le cose stanno migliorando grazie a questo lockdown che è stato dichiarato l’undici marzo e che sta dando i suoi frutti. Certe decisioni di aperture spettano tuttavia alla politica, non si può tenere un Paese in lockdown per più di due o tre mesi, questo è certo”.

Come sarà la ‘fase 2’? Credo che ci sarà una riapertura magari parziale e graduale delle attività produttive, forse di quelle commerciali, non so su quelle ricreative. A poco a poco si cercherà di smussare questo lockdown anche se il tutto andrà fatto con grande cautela stando attenti al fatto che il virus continuerà a circolare e potrebbe riemergere. Vaccini? Sembra che si stiano abbreviando i tempi e che l’iter stia andando più velocemente. Ci vorranno comunque mesi, sperando comunque che i vaccini che sono ora in fase di test siano sicuri ed efficaci”.

Ripresa campionato? Da maggio cominceranno a ragionarci sopra. Ogni attività che comporta uno stretto contatto fisico non è esente da rischi. Si può ridurre il rischio con misure importanti. La decisione spetterà alla politica, la federazione imporrà dei protocolli molto stringenti, questo implica un costo importante e il rischio di riprendere in una situazione che non sarà facile. Però una decisione va presa da qualcuno, in qualche modo”.

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