Durante la trasmissione ‘Si gonfia la rete’, su Radio Marte, l’ex arbitro italiano Claudio Gavillucci si è soffermato sul famoso audio Var “scomparso” (così come affermato qualche settimana fa da Pecoraro) della gara Inter-Juve riguardante la mancata sanzione su Pjanic.
“Orsato? Uno tra i tre arbitri più forti di tutti i tempi dopo Lo Bello e Casarin. Acclarato che quell’Inter-Juve fu una partita sfortunata, sbagliano anche i calciatori. Indubbiamente è stato un errore ma a partita ferma non si può sbagliare più. Quello che è stato sbagliato è stato il non spiegare il perché si è commesso quell’errore e non ammetterlo. Nel mio libro ci sarà un capitolo intero dedicato a questa situazione, perché le incongruenze di quella partita non si fermano a un solo episodio. Bisognava metterci la faccia, lo disse anche De Laurentiis dopo Napoli-Atalanta: visto che paghiamo un servizio ci dev’essere spiegato il motivo.
Cosa viene registrato durante una partita? L’anomalia, se può essere chiamata così, è stata che a Coverciano generalmente vediamo gli episodi controversi. Ma noi quell’episodio non lo vedemmo. Non so se quell’audio c’era o no, so solo che posso dire con certezza che la partita viene registrata interamente. Se poi vengono tagliate o archiviate solo le parti in cui interviene il Var, questo non lo posso confermare.
Posso confermare però che non abbiamo visto l’episodio ma devo spezzare una lancia a favore di Orsato. Da quella partita non ha avuto nessun tipo di tutela e ha avuto anche minacce, ha dovuto dormire con la polizia sotto casa. Non ha più arbitrato l’Inter per lo stesso motivo per cui altri arbitri non arbitrano più altre squadre. Nel libro spiego proprio che il sistema non tutela gli sportivi, il pubblico e i tifosi. I primi ad avere un ritorno negativo sono proprio quelli che pagano l’abbonamento allo stadio o alle pay-tv e vorrebbero vedere tutto in trasparenza, a 360°”.