Perin sbotta: “non sono un untore, se fossimo stati la Juve…”

Il portiere Perin mette le cose in chiaro. L'estremo difensore non ha intenzione di essere definito come l'untore del calcio
CalcioWeb

Il portiere Mattia Perin è stato il primo contagiato in casa Genoa, poi è partito un vero e proprio focolaio. L’estremo difensore non accetta di essere considerato come un untore, ecco quanto dichiarato intervistato da ‘la Repubblica’.

“Questa è una malattia subdola, la puoi prendere in taxi, oppure schiacciando il bottone di un ascensore. Non sono l’untore del calcio. Nella mia famiglia sono tutti negativi. La verità è che in una dozzina di ore cambia il quadro clinico, neppure gli specialisti sanno molto. E sia chiaro che il caos di Juve-Napoli non è iniziato per colpa del Genoa”.

“Poteva accadere a chiunque. Di sicuro, se ci fossimo chiamati Real Madrid, Inter o Juventus, saremmo stati rispettati di più. Sia chiaro che la malattia non è mai una colpa, ma un’eventualità che accade agli esseri umani. Siamo molto scrupolosi. Nessuno toglie la mascherina, rispettiamo regole e distanziamenti, poi è chiaro che in campo veniamo a contatto, è inevitabile”.

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