Il rinnovo di Allegri, il futuro di Conte: intrecci e retroscena che legano Juventus e Milan

Allegri e la Juventus possono continuare insieme, Conte aspetta i bianconeri ma non lo farà in eterno: sullo sfondo il Milan valuta il colpo

CalcioWeb

Il mercato di gennaio è agli sgoccioli, per l’ennesimo anno la sessione invernale sembra essersi rivelata una finestra utile più a puntellare la rosa, con operazione al risparmio che un mese utile a rinforzare il proprio organico con colpi a effetto. Le casse dei club di Serie A piangono.

Niente top player, a tenere banco, negli ultimi giorni, non è una notizia legata a una trattativa legata al destino di un calciatore, bensì a quello di due allenatori. A loro modo, due top player del ruolo: Massimiliano Allegri e Antonio Conte.

Allegri e il rinnovo con la Juventus: perchè sì e perchè… sì

Dopo due anni complicati nei quali ha ricostruito la Juventus dalle macerie del post 9° scudetto consecutivo e della scelta azzardata di puntare su Andrea Pirlo, Allegri è tornato al timone della sua squadra, alla sua maniera. Corto muso, difesa blindata, un calcio distante dalle big europee, non proprio entusiasmante da vedere, ma che (almeno in Serie A) funziona: 53 punti in 22 partite, secondo posto dietro l’Inter distante 1 punto (con una gara da recuperare) e con lo scontro diretto all’orizzonte. Alzi la mano chi si aspettava un rendimento del genere. Probabilmente neanche lui.

Ma il campo parla chiaro e ha fatto cambiare idea anche ai tifosi più scettici che se l’anno scorso chiedevano un cambiamento, oggi sono tornati ad accarezzare l’idea di tornare Campioni d’Italia. In questo scenario, un rinnovo di Allegri non è da escludere. Il tecnico toscano ha ancora un anno di contratto, sta programmando insieme alla società alcuni arrivi (Tiago Djalò e Alcaraz gli ultimi, si parla di Koopmeiners a giugno) per rinforzare la propria squadra in vista di un ritorno in Champions League ormai scontato, obiettivo minimo stagionale centrato già da metà stagione.

Le ragioni per un addio con un anno di anticipo? Una volontà comune di separarsi, la vittoria dello scudetto con addio ‘da vincente’ deciso dal tecnico. Nient’altro. La squadra è con Allegri, i tifosi pure, la dirigenza potrebbe addirittura sedersi al tavolo del rinnovo: con un leggero ribasso rispetto ai 7 milioni più bonus attuali, si continua insieme.

Massimiliano Allegri
Foto di Alessandro Di Marco / Ansa

Conte aspetta la Juventus ma…

C’è chi osserva con attenzione gli sviluppi. Antonio Conte aspetta la Juventus, non è un segreto. Il no al Napoli a metà stagione, è figlio non soltanto della volontà di plasmare la propria squadra, secondo i ferrei dettami tattici, sfruttando le settimane dell’offseason, ma anche e soprattutto dell’attenzione al valzer delle panchine estive.

Se la Juventus e Allegri dovessero separarsi quello di Antonio Conte sarebbe il nome in pole position: conosce l’ambiente, è un vincente, ha appianato gli attriti del passato, vuole tornare ad allenare da protagonista in Italia e il passato glorioso alla guida della Juventus evoca dolci ricordi.

Un rinnovo di Allegri lo costringerebbe a cambiare obiettivo, l’eventuale scudetto di Max o un campionato di alto livello, con il rischio di non replicarlo/migliorarlo al primo colpo, potrebbe far desistere il tecnico salentino che, a quel punto, si getterebbe a capofitto in una nuova avventura.

Antonio Conte
Foto di Alessandro Di Marco / Ansa

Conte-Milan: il nome caldo per il dopo Pioli

Dopo Juventus e Inter, a Conte manca solo l’ultima grande del calcio italiano per completare la triade delle panchine: il Milan. I rossoneri e Pioli si separeranno al termine della stagione, qualsiasi sia il finale: il ciclo è ormai finito.

Thiago Motta e Vincenzo Italiano sono due degli allenatori maggiormente accostati al Milan, ma sarebbero soluzioni dello stesso livello di Pioli, con l’handicap aggiuntivo di doversi approcciare per la prima volta alla panchina di una big e di dover lavorare con un gruppo nuovo e fare bene fin da subito, con pochi margini di errore in una piazza esigente. Sarebbe l’ennesima ripartenza da zero, una scommessa intrigante, ma che potrebbe pagare i dividendi sperati nel corso di qualche stagione. O non farlo.

Il vero e unico salto di qualità per il Milan è rappresentato da Antonio Conte: asticella degli obiettivi settata al rialzo; mercato importante; cambiamenti tattici. Conte porta l’upgrade che permette a una squadra da top 4 di diventare una squadra da scudetto. Ma bisogna esserne convinti (o all’altezza, se preferite). Cardinale ci ragione, la Juventus pure.

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