Adriano Galliani, amministratore delegato del Monza, ha concesso un’intervista a “Repubblica”. Si è parlato degli inizi e l’avventura romantica con i brianzoli: “Mia madre mi portava con lei allo stadio a vedere il Monza, la prima volta avrò avuto 5 anni. L’ho persa che ne avevo 14. Il Monza per me è questa roba qua. Sentimento. Un giorno andai alla partita con l’uragano per paura che non la rinviassero. Nel 1960 giochiamo gli spareggi per salvarci con il Taranto. L’autostrada del Sole arrivava fino a Bologna. Facemmo in tempo a vedere il secondo tempo, festeggiare lo 0-0 che serviva e tornare indietro con il bandierone: 24 ore in pullman e 45 minuti allo stadio”.
Poi una confessione, un retroscena, relativo all’ultima sessione di mercato: “Qualche settimana fa Silvio Berlusconi mi ha chiamato: Adriano, mi fa, Suso è andato via dal Milan: perché non lo abbiamo preso noi? Ma fermiamoci qua che poi ci prendono per matti. Pensiamo alla C”. Infine la scaramanzia. Il club brianzolo guida il campionato con 16 punti di vantaggio sulla Carrarese a 11 giornata dalla fine del torneo: “Io della B non parlo finché non ci saremo arrivati. Al Milan, gli alberghi per la finale di Coppa Campioni non si prenotavano mai prima di aver passato la semifinale. Così finiva che le nostre avversarie erano in centro e noi in certi casermoni all’aeroporto. Ma la scaramanzia è una cosa seria”.